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Disastro Xylella: le responsabilità di Emiliano

Opposizione e agrari all'attacco del governatore pugliese, che "impedì l'eradicazione degli ulivi infetti"

Davvero una storia infinita e non certo (almeno per ora) a lieto fine. Un mese fa, la Regione Puglia aveva annunciato un intervento da 35 milioni di euro per arginare la Xylella fastidiosa (leggi notizia EFA News). Dopo settimane di relativa calma, a scoperchiare il vaso di Pandora è stato il governatore pugliese Michele Emiliano: "Stiamo investendo una somma enorme per reimpiantare specie resistenti alla Xylella, il problema lo stiamo risolvendo e lo risolveremo", aveva dichiarato nei giorni scorsi a Timeline su SkyTg24.

"La Xylella è arrivata dal Sud America grazie ai mancati controlli dell’Unione europea e continuerà il suo cammino, bisognerà predisporre strategie che vanno ben oltre quelle in corso. Questa battaglia è in corso, l'Unione europea non ci ha dato un soldo per risarcire gli imprenditori e soprattutto ho l’impressione che anche il governo si sia dimenticato che serve una strategia complessiva per tutta l'olivicoltura italiana", aveva poi polemizzato il presidente della Regione Puglia.

Parole che hanno mandato su tutte le furie l'opposizione e non solo. Il gruppo di Fratelli d'Italia in consiglio regionale ha rinfacciato al governatore di aver nominato in otto anni "circa 50 esperti" del problema Xylella, che tuttavia sono "passati senza lasciare traccia". A Fdi non è piaciuto nemmeno il fatto che Emiliano abbia "scaricato le colpe sul Sud America", per non parlare di quando lui stesso "salutò come una liberazione il provvedimento di sequestro degli ulivi", che ne impedì l'eradicazione.

Secondo il vicepresidente regionale di Cia Puglia Benedetto Accogli, il governatore ha sostenuto "due cose false e offensive: vale a dire che il batterio che ha distrutto quasi 22 milioni di olivi sia stato fermato e che, tutto sommato, siccome la ‘vera olivicoltura’ si colloca da Bari in su", quindi, a suo dire, il danno sarebbe stato "limitato e contenuto".

C'è chi ci va giù ancora più duro, come Fabiano Amati, consigliere regionale di Azione e presidente della Commissione Bilancio, Finanza e Programmazione: "Siamo molto arrabbiati con tutti quelli come Emiliano che non consentirono la eradicazione di un numero limitato di ulivi per salvare milioni di altri ulivi", dichiara Amati in un videomessaggio su Facebook. Inoltre, Emiliano "dice, fortuna per lui senza contraddittorio, che grazie alla sua azione la Xylella si è fermata alle porte di Bari, oltre le quali [...] c'è l'olivicoltura più importante di Puglia", quando, in realtà, conclude il consigliere di Azione, "purtroppo pensiamo che nei prossimi mesi" la Xylella si possa "espandere ancora di più".

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EFA News - European Food Agency
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