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Inflazione: 7 italiani su 10 hanno ridotto la spesa al supermercato

Si risparmia sugli alcolici (43%) e su ortofrutta (40%) ma il 37% non rinuncia a formaggi e affettati

Con l'inflazione, cala il potere d'acquisto degli italiani, indotti così a modificare le loro attitudini alla spesa. Ma come risparmiano o cercano di far quadrare i conti gli italiani quando fanno la spesa? La risposta a questa e altre domande arriva da Everli – il marketplace della spesa online che ha attivato un’iniziativa di assorbimento del costo dell’Iva su alcuni prodotti essenziali - che ha analizzato gli acquisti effettuati sul sito e via app negli scorsi dodici mesi e ha condotto un’indagine ad hoc tra un campione di consumatori per fotografare le abitudini di spesa degli italiani ai tempi del carovita.

Secondo l’indagine condotta da Everli, oltre la metà degli intervistati (57%) dichiara di spendere tra i 200 e i 300 euro al mese al supermercato, mentre solo 1 su 4 (25%) riesce a comprare tutto ciò che gli serve con meno di 200 euro. E l’inflazione pesa sui carrelli dello Stivale, con il 67% degli intervistati che ammette di spendere di più rispetto a prima per gli stessi prodotti. Ma quali sono i comportamenti messi in atto dagli italiani per far fronte ai rincari quando fanno la spesa? In primis, cercando di evitare gli acquisti superflui (42%) e scegliendo maggiormente i prodotti in offerta (33%), ma anche sfruttando i programmi fedeltà che garantiscono sconti speciali (27%) e aumentando la preferenza alle private label (18%).

Dallo studio svolto da Everli emerge anche che 7 italiani su 10 hanno ridotto i loro acquisti al supermercato negli ultimi dodici mesi a causa dei rincari. Per contenere l’impatto dell’inflazione sui portafogli si tagliano soprattutto le bevande alcoliche (43%), ma anche la frutta e la verdura secondo l’occorrenza (40%). Tuttavia, pare che gli abitanti della Penisola non riescano proprio a fare a meno di alcuni prodotti e anche quando devono risparmiare non rinunciano a formaggi e affettati (37%) né a snack dolci o salati (29%).

Ecco di seguito la top 10 delle categorie a marchio del distributore più acquistate:

1) Formaggi e salumi

2) Surgelati e gelati

3) Sughi, scatolame e condimenti

4) Latte, burro e yogurt

5) Colazione, dolciumi e snack

6) Frutta e verdura

7) Carne e pesce

8) Igiene e cura personale

9) Pasta, riso e cereali

10) Acqua e bevande analcoliche

Una delle lezioni che gli italiani hanno appreso dal carovita, è quindi sicuramente la maggiore propensione al risparmio, assumendo abitudini come fare acquisti al supermercato in maniera più mirata e consapevole (41%), a valutare con più attenzione il rapporto qualità-prezzo dei prodotti (37%) e a monitorare sconti e offerte più di frequente (31%). Inoltre, questa propensione al risparmio sembra essere entrata anche nelle cucine degli italiani, con il 43% degli intervistati che dichiara di aver imparato a preparare nuove ricette per utilizzare gli avanzi e contenere gli sprechi alimentari.

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EFA News - European Food Agency
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