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Ovicaprini: netto calo del patrimonio e aumenta l'import (+23%)

In 5 anni (2018-2022) sono sparite quasi 3400 aziende. Tutti i dati dell'indagine Ismea /Allegato

Continua in tutta Europa, il declino degli allevamenti ovicaprini. Secondo l'ultima indagine Ismea, a dicembre 2022 l'intero patrimonio zootecnico di questo settore ha fatto registrare un calo dei capi di bestiame, pari a 1,5 milioni rispetto all'anno precedente. Più contenuto il calo della produzione di carne ovicaprina (-0,6%). L'andamento delle macellazioni, del resto, è molto eterogeneo, con aumenti in Irlanda e Romania e notevoli diminuzioni in Grecia, Germania, Spagna e Francia. In compenso, nel 2022, le importazioni dai Paesi extra-Ue (in particolare Nuova Zelanda, Regno Unito e Australia) sono aumentate quasi del 23%. 

Venendo all'Italia, Secondo i dati del censimento dell’Anagrafe Nazionale Zootecnica al 31 dicembre 2022 sul territorio nazionale risultano presenti circa 7,2 milioni di capi, di cui poco più di 1 milione di caprini e circa 6,15 milioni di ovini. Circa il 70% del patrimonio ovicaprino si localizza in quattro regioni: Sardegna (45% del patrimonio ovino nazionale), Sicilia (11% dei capi), Lazio (9%) e Toscana (5%).

Gli allevamenti ovicaprini censiti a fine 2022 sono 132.318, quindi, in solo anno sono sparite quasi 3.400 aziende. Nell'arco di un quinquennio (2018-2021) la contrazione è stata del -6,5%. Sono in crescita solo gli allevamenti intensivi, che coprono solo il 5% delle aziende ma che detengono circa la metà degli animali allevati. Se, da un lato, la macellazione ha osservato un calo dell'8,5%, la produzione è rimasta costante, il che lascia pensare a una destagionalizzazione dei consumi.

Nel 2022, i consumi si sono confermati in declino: -25% in volume e -17% in spesa. I supermercati rimangono il principale canale d'acquisto (40%), mentre il dettaglio tradizionale assorbe un quinto della domanda, ma nel 2022 gli acquisti sono calati di più del 31%. Il consumo medio annuo di carni ovicaprine, infine, si mantiene costante intorno a 1kg a testa.

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EFA News - European Food Agency
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