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Liguria, aumentano i giovani occupati nella ristorazione

Agenzia del lavoro: nel 2022 il settore ha dato lavoro al 16% in più di persone tra 15 e 29 anni

I ragazzi che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi formazione sono comunemente indicati con la sigla “neet”, dall’inglese “not in employment, education or training”. In Liguria sono in netto calo su tutto il territorio mentre aumenta la percentuale di giovani avviati a percorsi formativi e di lavoro. In questo senso, ad aumentare sono soprattutto i giovani avviati ad attività nei servizi di alloggio e ristorazione che nel 2022 hanno registrato un aumento del 16%, con 3.048 unità in più. 

Questo secondo i dati raccolti dall’Istat ed elaborati da Alfa, l'Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento: nel 2022, dicono i dati, i “neet” nella fascia d’età tra 15 e 29 anni si sono attestati al 14,8%, in netta diminuzione (-4,8%) rispetto al 19,6% registrato nel 2021. La percentuale ligure è inferiore anche alla media nazionale italiana, che nel 2022 ha registrato un 19%. La cifra riferita al 2022 in Liguria è, inoltre, il dato più basso dal 2018, anno di inizio del monitoraggio.

I dati positivi del 2022 sono confermati anche dai numeri raccolti dall’Olm, l’Osservatorio regionale del mercato del lavoro: l’anno scorso gli avviati ai percorsi di lavoro e formazione domiciliati in Liguria di età compresa tra 16 e 29 anni sono stati 72.274, in crescita del 10,8% rispetto al 2021 (+7.051 unità). Ad aumentare sono soprattutto i giovani avviati ad attività nel settore trasporto e magazzinaggio (+24,6%, +997 unità), nei servizi di alloggio e ristorazione (+16%, +3.048 unità), nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e di divertimento (+22,9%, +844 unità), nei servizi di informazione e comunicazione (+15,2%, +307 unità), nelle costruzioni (+13,4%, +532 unità) e nelle attività manifatturiere (+7,9%, +463 unità).

"Dopo le difficoltà legate alla pandemia del 2020 e del 2021 che hanno pesantemente condizionato le scelte delle imprese anche sulla volontà di assumere, nel 2022 abbiamo avuto in Liguria un sensibile calo dei giovani che non lavorano e non studiano -sottolinea il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti-. La Liguria si conferma al primo posto nel palmares delle Regioni virtuose”.

“Più formazione, meno disoccupazione -aggiunge l’assessore regionale alla Formazione Marco Scajola-. In questi anni abbiamo messo in atto un sistema virtuoso che parte dall'ascolto del fabbisogno occupazionale del tessuto economico del territorio per finanziare percorsi formativi mirati, che alternino attività in aula con quella sul campo direttamente in azienda”.

“I dati sono destinati a migliorare ulteriormente grazie al programma Gol da poco partito che fornirà ulteriori strumenti per aiutare i giovani. Nel 2022 la Liguria è dunque ripartita alla grande dopo le inevitabili difficoltà del periodo della pandemia”, afferma l'assessore regionale al Lavoro e alle Politiche attive dell'occupazione Augusto Sartori

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