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Cide: Riccardo Severi riconfermato vicepresidente

Il problema rincari energetici sollevato nell'assemblea di Aife Filiera Italiana Foraggi

Si è tenuta a Bruxelles il 31 maggio scorso l’annuale assemblea del Consorzio Europeo delle Imprese di Disidratazione dei Foraggi (Cide) che conta al suo interno sette Paesi membri, tra cui l’Italia rappresentata da Aife/Filiera Italiana Foraggi, presente all’incontro con il presidente Gian Luca Bagnara e il direttore Riccardo Severi.

All’ordine del giorno erano previsti il rinnovo delle cariche, che ha visto la riconferma alla vicepresidenza di Riccardo Severi; l’organizzazione del Convegno mondiale sull’erba medica, che si terrà in Francia alla fine del 2025 e le proposte sulla ricerca finalizzata al miglioramento genetico della coltura per far fronte alle conseguenze della siccità.

Nella stessa giornata si è svolto anche l’incontro del Gruppo di lavoro del Copa-Cogeca presieduto da Severi per conto dell’Alleanza delle Cooperative Italiane, mentre il successivo 2 giugno è stato presentato alla Commissione il consuntivo della produzione 2022, ma soprattutto sono state illustrate le preoccupanti prospettive per il 2023 che saranno fortemente condizionate dalle conseguenze della siccità e dell’alluvione che nelle ultime settimane ha sconvolto i territori della Romagna.

“Su sollecitazione di Aife/Filiera Italiana Foraggi abbiamo avuto modo di confrontarci con Emma Wiesner, europarlamentare membro del Comitato agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo e relatrice della mozione per l’avvio di un Piano strategico europeo per le proteine vegetali – spiega Bagnara - che ha condiviso con noi e gli altri partecipanti l’importanza delle proteine di origine vegetale nella transizione verso sistemi alimentari più sostenibili e a ridotto impatto ambientale. Nella Ue, che assicura solo il 29% delle leguminose ad alto contenuto proteico, la produzione di proteine utilizzate per i mangimi si ferma al 77%”.

“Dopo un 2022 che ha registrato una sostanziale stabilità produttiva – prosegue il direttore Aife/Filiera Italiana Foraggi, Severi – caratterizzato anche da un incremento delle quotazioni che hanno compensato l’aumento dei costi energetici, le prospettive legate alla produzione europea per il 2023 si presentano piuttosto incerte sotto tutti i punti di vista".

"La domanda di proteine e fibre derivate dall’erba medica è in aumento in tutti i Paesi e questo è un dato positivo che si scontra però con la situazione climatica spagnola e purtroppo anche italiana a causa della devastante alluvione che nelle scorse settimane si è abbattuta in Romagna, compromettendo circa il 50% dell’intera area produttiva della filiera dei foraggi: non meno di 40mila ettari che per tornare a essere pienamente produttivi avranno bisogno di importanti e costosi interventi”, conclude Severi.

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EFA News - European Food Agency
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