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Vino: Spagna terzo produttore mondiale e primo esportatore in volume

I dati riferiti durante l'inaugurazione del Congresso Mondiale della Vigna e del Vino

L'evento si tiene a Cadice e a Jerez de la Frontera dal 5 al 9 giugno 2023.

Sì è aperto oggi a Cadice e a Jerez de la Frontera, il Congresso Mondiale della Vigna e del Vino (5-9 giugno 2023). È la quinta volta che la Spagna ospita l'evento, dopo i congressi di Barcellona (1929), Córdoba (1973), Madrid (1992) e Logroño (2006). Il Congresso segna l'inizio delle celebrazioni del centenario dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (Oiv), considerata la massima autorità tecnico-scientifica nel campo della viticoltura e dell'enologia. Fondato nel 1924, l'Oiv ha tra i suoi obiettivi quello di armonizzare le pratiche e gli standard del settore a livello internazionale e promuovere e guidare la ricerca e lo sviluppo.

A fare gli onori di casa, il ministro spagnolo dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione Luis Planas, il quale ha affermato che lo sviluppo tecnologico è fondamentale per affrontare le sfide future del settore vitivinicolo e porlo in prima linea. Il ministero spagnolo dell'Agricoltura è co-organizzatore dell'evento, sotto il motto "Viticoltura e tecnologie dell'informazione”. Il Congresso mondiale della Vigna e del Vino riunisce più di 800 specialisti del settore vinicolo provenienti da 45 paesi. 

“Dovremmo sentirci tutti molto orgogliosi della vinificazione e di farne parte”, ha affermato Planas, “poiché essa promuove un progresso ordinato nel settore per raggiungere la tripla sostenibilità, la trasformazione digitale dal campo alla tavola e la promozione del consumo responsabile”. È "un settore inquieto e all'avanguardia, capace di aprire la strada al mondo agroalimentare".

Con circa 940mila ettari di vigneti, la Spagna è il paese con la superficie più estesa al mondo, il terzo produttore mondiale di vino e il primo esportatore in volume, con circa 27 milioni di ettolitri. Per il ministro, questo settore è strategico, non solo per il suo valore economico, ma anche per il suo contributo alla coesione territoriale e allo sviluppo di grandi aree rurali, oltre che per una dimensione culturale e storica di grande rilevanza.

Al contempo, Planas ha evidenziato gli standard qualitativi dei vini spagnoli, titolari di 144 indicazioni geografiche, e il valore dell'agricoltura biologica, che in Spagna rappresenta quasi il 15% della superficie coltivata a vite.

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EFA News - European Food Agency
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