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Agricoltura in crisi /2. Ma non tutto è perduto...

Aumenta volume produzione frutticola (+23,2%), così come l'agriturismo che ha superato quota 1,5 mld

Se, a livello generale, l'agricoltura italiana, si trova in crisi, analizzando nel dettaglio l'ultimo report dell'Istat (leggi notizia EFA News), non mancano sprazzi di luce. Il 2022 si è rivelato "molto propizio" per le colture frutticole e positivo per le attività secondarie non agricole e per le produzioni florovivaistiche.

Riguardo alla frutta, mentre il 2021 era stato "estremamente negativo" per i danni dovuti alle gelate primaverili, il 2022 ha visto un consistente recupero per tutte le principali produzioni (in particolare pere, susine, pesche, nettarine e albicocche). La produzione frutticola è aumentata in volume del 23,2% conforti incrementi del raccolto in tutte le regioni (in particolare in Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana e Lombardia) e un calo solo nelle Province autonome di Bolzano e Trento e in alcune limitate aree del Sud (Abruzzo, Molise e Basilicata).

Fa eccezione il comparto degli agrumi (-1,9%) che, oltre all’incidenza di vecchie e nuove fitopatie, hanno risentito delle condizioni climatiche sfavorevoli. Le attività secondarie non agricole nel 2022 hanno proseguito la crescita (+8,6% in volume) analogamente all’anno precedente, quando avevano rappresentato il fattore principale di avvio della ripresa post-pandemica. Notevole l’espansione soprattutto per le attività legate alla trasformazione dei prodotti vegetali (+23%), all’agriturismo (+22%) e alle produzioni artigianali (+20%). In costante incremento anche le produzioni di energia rinnovabile (+5%).

L’agriturismo nel 2022 ha superato la quota di 1,5 miliardi e l’energia rinnovabile quella di 2,5 miliardi, i livelli più elevati di sempre. Il sistema agricolo conferma un ruolo spiccatamente multifunzionale. Le attività di diversificazione(agriturismo, produzione di energie rinnovabili, trasformazione dei prodotti agricoli, vendita diretta e attività a tutela delle risorse naturali e paesaggistiche), componente fondamentale dell’economia agricola, insieme a quelle dei servizi di supporto, esprimono un valore in costante crescita negli ultimi anni (13,8 miliardi di euro nel 2022, +1,5 miliardi rispetto al 2021). Di fronte agli scenari tendenziali degli ultimi anni (con le avversità climatiche e l’esplosione dei costi degli input) la diversificazione rappresenta uno strumento essenziale per compensare le perdite subìte dal valore della produzione agricola.

Positivo anche il risultato del comparto florovivaistico (+1,1% in volume). Dopo la contrazione protratta per quasi un decennio, gli ultimi anni presentano una tendenza espansiva, grazie anche all’ottima capacità di recupero del settore dopo la crisi pandemica. Nel 2022 il valore della produzione è pari a 3,1 miliardi di euro (oltre 300 milioni in più rispetto al 2021), di cui 1,5 miliardi di euro per fiori e piante in vaso e quasi 1,7 miliardi per i vivai.

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EFA News - European Food Agency
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