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CLARA MOSCHINI

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Electrolux, rallenta la produzione di frigoriferi

Mercato in calo: cassa integrazione aggiuntiva per lo stabilimento di Susegana (Treviso)

Il mercato dell'elettrodomestico continua a soffrire e Electrolux, in Italia, ne paga le conseguenze occupazionali. Il comparto dei frigoriferi che è la mission produttiva dello stabilimento di Susegana (Treviso) è l'ultimo settore della multinazionale svedese a soffrire per la contrazione del mercato che ha già imposto il ricorso alla cassa integrazione a Porcia (lavatrici), Forlì (forni e piani cottura), Solaro (lavastoviglie) e, in misura meno pesante, a Cerreto d’Esi (cappe aspiranti).

Ieri mattina nell’incontro con le Rsu di fabbrica, la direzione di Electrolux ha comunicato la revisione al ribasso dei volumi da realizzare entro fine anno, scesi a 642 mila pezzi, e la necessità di rallentare la produzione: stop, dunque, dal 19 al 23 giugno, una fermata che si somma ai tre giorni di stop comunicati in precedenza per i giorni 12, 15 e 16 giugno. Anticipata anche la comunicazione relativa alla chiusura nel mese di agosto per i giorni 16, 17 e 18.

"Dopo l’accordo sugli investimenti il tracollo: 10 giorni di cassa ordinaria all'Electrolux di Susegana causata dal crollo delle vendite", sottolinea Augustin Breda, componente delle Rsu di fabbrica. Sono ferme le vendite dei frigoriferi da incasso, prodotto di punta di Susegana, a causa del rallentamento del settore di riferimento, ovvero l’arredo.

"Ora vanno in cassa integrazione circa un migliaio di lavoratori dell’ Electrolux di Susegana -aggiunge- e con loro molte imprese fornitrici e collegate compreso le imprese e cooperative dei servizi interni ed esterni, centinaia di dipendenti".

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EFA News - European Food Agency
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