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Electrolux senza pace, sciopero nello stabilimento di Porcia

Quattro ore di stop il 7 e 10 luglio: un "avvertimento" di Fim Fiom Uilm che vogliono contrattare

Dopo il prolungamento deciso della cassa integrazione della fabbrica Electrolux di Susegana, in provincia di Treviso (vedi EFA News), si allunga anche quella di Porcia (Pordenone). Oltre alle giornate già pianificate di oggi, 16 giugno, di lunedì 19 e venerdì 23 giugno, la fabbrica rimarrà chiusa anche lunedì 26. 

La mobilitazione scatterà con 4 ore di sciopero nelle giornate del 7 e 10 luglio per sollevare il tema del rischio di crisi per il comparto industriale. "Sono 4 ore di sciopero di avvertimento che Fim Fiom Uilm hanno deciso di proclamare -sottolinea Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil-. Vogliamo contrattare, non accompagnare il Paese alla dismissione industriale".

Il nuovo ricorso alla cig è indicatore, sia nel caso di Susegana che di Porcia, della perdurante stagnazione del mercato dell’elettrodomestico che non accenna a riprendere quota tanto nel settore dei frigoriferi, che sono prodotti a Susegana, quanto in quello delle lavatrici, core business di Porcia. 

"L’industria metalmeccanica oggi soffre di l’incertezza totale e mancanza di politiche nelle transizioni in atto sulle principali filiere", aggiunge il segretario della Fim Cisl Roberto Benaglia. Gli fa eco Rocco Palombella, leader della Uilm: "abbiamo una situazione drammatica rispetto alla quale il tavolo al Mimit del 19 giugno non basta. Questi problemi non si possono risolvere con un confronto, ma con scelte vere di politica industriale".

"Anche per l’elettrodomestico, in contrazione non abbiamo informazioni rispetto agli annunciati cambiamenti societari delle due multinazionali, Whirlpool ed Electrolux, né garanzie sulle prospettive industriali e occupazionali", rimarcano i sindacati.

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EFA News - European Food Agency
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