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Nutrizione clinica, ecco la situazione nazionale

Dal Forum Nutrendo la mappa delle unità operative nelle regioni

Una mappa delle Unità di Nutrizione Clinica presenti in Italia: è il lavoro condotto dal gruppo di lavoro della Sinuc e reso pubblico nell'ambito del Forum Nutrendo, appena concluso (vedi articolo EFA News). 

Il Prof. Maurizio Muscaritoli, Presidente Sinuc, spiega che “abbiamo descritto sia la distribuzione geografica dei servizi, che il tipo di prestazioni erogate. La mappa ci parla di un sistema che non tiene in adeguata considerazione la malnutrizione dei pazienti acuti e cronici e che soprattutto non è in grado di rispondere efficacemente ai bisogni”. 

I questionari somministrati hanno permesso di censire 94 strutture organizzative che, a vario titolo, svolgono attività di Nutrizione Clinica in Italia. La Regione che conta più strutture è il Piemonte (14), seguito dal Lazio (13) e dalla Campania (11). Cinque Regioni hanno una sola struttura: Abruzzo, Basilicata, Molise, Sardegna e Valle d’Aosta. "Sorprende favorevolmente la diffusione di 11 Unità Operative in Campania mentre risulta deludente la situazione della Sicilia con sole 3 UO su un territorio ampio e popolato. Così come 8 UO in Lombardia appaiono insufficienti a soddisfare i bisogni della regione più popolosa di Italia con quasi 10 milioni di abitanti”, prosegue Muscaritoli. 

Una nota della Sinuc auspica che "per colmare questa disomogeneità̀ territoriale, che comporta una diversa possibilità̀ di accesso dei pazienti ai servizi e alle prestazioni, sarebbe opportuno promuovere una distribuzione più equa delle risorse e delle strutture specializzateattraverso la creazione di nuove strutture nelle regioni in cui si evidenzia una carenza di servizi e professionalità̀ specifiche". 

Un altro aspetto è un evidente sbilanciamento nella distribuzione dei servizi di Nutrizione Clinica tra gli ospedali e il territorio, con una carenza di strutture territoriali, che potrebbe condizionare la continuità̀ assistenziale tra ospedale e territorio, con una minore efficacia della presa in carico domiciliare per quei pazienti che vengano dimessi con prescrizioni dietetiche, o con una prescrizione di supplementi nutrizionali orali o un piano di nutrizione artificiale domiciliare. 

Un servizio di Dietologia e Nutrizione Clinica si compone almeno di due professionalità̀ di base, che sono il medico specialista e il dietista, a cui si affiancano, a seconda dello sviluppo del servizio, operatori diversi, come personale infermieristico, ausiliario e amministrativo. L’indagine ha evidenziato che nel 26% dei casi non esiste un documento in cui vengono precisate le funzioni e la pianta organica dell’unità operativa.

red - 32300

EFA News - European Food Agency
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