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Sistemi alimentari. Copagri: "Ripartire dalla ricerca e dal modello italiano"

L'intervento del presidente Tommaso Battista al convegno promosso dal Masaf

“Siamo qui oggi per affermare con sempre maggiore convinzione che la ricerca e l’innovazione sono e saranno sempre più determinanti per garantire a tutti un’alimentazione adeguata, da intendersi in termini di disponibilità sufficiente di cibo nutriente e di qualità”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo al convegno “Verso il secondo vertice Onu sui sistemi alimentari. La ricerca, tra innovazione e tradizione”, organizzato dal ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e dall’Università degli studi della Tuscia e svoltosi oggi alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida.

“In una situazione nella quale, però, si chiede al Primario di aumentare la produzione del 30% diventa fondamentale continuare a lavorare per mettere l’agricoltura nella condizione di resistere ai numerosi fattori di rischio ai quali è esposta, come le sempre più innegabili conseguenze del climate change, le ricadute dell’instabilità geopolitica e gli effetti della volatilità dei prezzi delle commodity”, ha fatto notare il presidente.

“Ci troviamo poi in una condizione nella quale nel mondo ci sono oltre 150 milioni di persone in condizioni di insicurezza alimentare, preoccupante cifra cui fanno da contraltare numeri altrettanto importanti sull’obesità, e diventa quindi prioritario riaffermare i principi alla base dei modelli alimentari mediterranei, puntando con decisione sulla formazione e sull’educazione alimentare, e promuovendo sempre più convintamente il grande patrimonio di biodiversità e le numerose distintività che caratterizzano il nostro Paese, che può vantare un modello agricolo molto avanzato”, ha osservato Battista.

“Come produttori agricoli dobbiamo chiederci che contributo può apportare l’agricoltura italiana all’interno del nostro sistema alimentare e una delle sicure risposte passa dal trasferimento e dall’applicazione al Primario delle innumerevoli ricadute della ricerca e dell’innovazione, temi sui quali abbiamo una storia importante che parte dall’incredibile lavoro portato avanti da Nazareno Strampelli ormai un secolo fa”, ha proseguito il presidente, ricordando la grande importanza del via libera alla sperimentazione in campo delle tecniche di evoluzione assistita (Tea), grazie alle quali “si riusciranno a ottenere varietà maggiormente resistenti agli stress biotici e abiotici, fornendo risposte concrete alle problematiche legate alla carenza idrica o, al contrario, all’eccesso di acqua”.

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EFA News - European Food Agency
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