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Ripristino natura: proposta Ue bocciata anche in Commissione Ambiente

Il plauso di Copa-Cogeca: "Iniziativa mal costruita, priva di un budget coerente, chiaro o dedicato"

Dopo la bocciatura in Commissione agricoltura (leggi notizia EFA News), seguita dallo stop in Commissione pesca, stamattina anche la Commissione ambiente del Parlamento europeo ha deciso di respingere la proposta di legge sul ripristino della natura, così come emendata. "Questo fatto lancia un segnale forte per un'iniziativa mal costruita, priva di un budget coerente, chiaro o dedicato, che è stata oggetto di consultazioni notevolmente improduttive tra la Commissione europea e chi dovrà metterla in pratica sul campo", si legge in un tweet di Copa-Cogeca, la principale federazione degli agricoltori europei.

Copa-Cogeca ha lanciato un appello a tutti gli europarlamentari, affinché seguano il consiglio delle tre commissioni e rinviino la proposta al commissario europeo all'Ambiente per una revisione approfondita.

La federazione degli agricoltori europei trova tra i suoi alleati più solidi il governo italiano, che, per iniziativa del ministro Gilberto Pichetto Fratin, aveva già votato contro la proposta al Consiglio Europeo dei ministri dell'ambiente (leggi notizia EFA News). In quell'occasione, la posizione italiana, appoggiata compattamente dal nostro settore agroalimentare, è stata condivisa anche da Olanda, Svezia, Finlandia e Polonia, con Belgio e Austria astenuti: non abbastanza, tuttavia, per arrivare a bloccare la proposta.

La proposta di legge sul ripristino della natura, avanzata dalla Commissione Europea e particolarmente caldeggiata dal vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, impone agli agricoltori di abbandonare il 10% della superficie agricola, per onorare la transizione ecologica.

Secondo il presidente di Coldiretti Ettore Prandini la bocciatura in Commissione Ambiente della proposta di legge per il ripristino della natura "salva una filiera agroalimentare Made in Italy che vale oggi 580 miliardi e scongiura il rischio di un significativo aumento delle importazioni di prodotti dannosi per il consumatore e per l’ambiente da Paesi terzi”.

"Ripristinare gli ecosistemi in cattive condizioni è un obiettivo che può certamente accomunare tutti i portatori di interesse coinvolti e per il quale è necessaria un’azione coordinata, ma la Commissione europea dovrebbe fare autocritica ed ascoltare i diversi dubbi posti da molti eurodeputati e diversi Paesi europei su una proposta e su un approccio generale ai temi della sostenibilità che – conclude la nota di Coldiretti – penalizzerebbe il settore agricolo, comportando una importante riduzione del potenziale produttivo".

Per l'amministratore delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia la scelta di voto della Commissione Ambiente è stata "lungimirante". La "salvaguardia del territorio", sottolinea, non va portata avanti "smantellando un comparto in nome di scelte ideologiche con il risultato di renderci dipendenti da Paesi terzi e incapaci di provvedere alla nostra sussistenza”. Scordamaglia conclude con una stoccata al commissario Timmermans "che dovrà rassegnarsi ad andare a casa senza aver fatto approvare nessuna delle sue proposte dannose per produttori, consumatori e per l'ambiente”.

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EFA News - European Food Agency
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