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Carne: produttori lungo la strada verso l'unità

Convegno di Intercarneitalia e Italia Zootecnica: prove tecniche per un'azione più strutturata

Tra le proposte avanzate: una legge per la tracciabilità dei prodotti nella ristorazione pubblica e privata.

Il settore zootecnico è pieno di conflitti interni che vanno al più presto risolti. Se n'è discusso nel corso del convegno organizzato ieri a Padova da Oi Intercarneitalia e Aop Italia Zootecnica. Gli interventi d'apertura hanno fatto registrare la convergenza da parte dei tre presidenti, Alessandro de Rocco e Serafino Cremonini per Oi Intercarneitalia e Fabiano Barbisan per Aop Italia Zootecnica, nel denunciare i suddetti conflitti. E’ urgente risolvere i contrasti in atto – ha detto Cremonini - porre fine alla moltiplicazione associativa attualmente presente sia a livello interprofessionale che di associazioni di macellatori ed unirsi per portare avanti gli interessi comuni e per affrontare le nuove sfide che ci troviamo davanti.

L’intervento del professor Samuele Trestini dell’Università di Padova sul tema “Scenari e criticità della Pac 2023-2027 per la zootecnia bovina d carne”, ha innanzitutto posto in risalto le storture del Psn presentato dall’Italia, soprattutto in materia di ecoschemi e aiuti accoppiati. Il relatore ha quindi ricordato che la Commissione europea aveva dato indicazioni precise affinché gli ecoschemi puntassero, nel caso degli allevamenti, alla sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Strada intrapresa dagli allevatori con il Piano Carni Bovine Nazionale, presentato dal direttore dell’Aop Italia Zootecnica, Giuliano Marchesin, che ha indicato al senatore Luca De Carlo , presidente della Commissione Agricoltura al Senato, e ai rappresentanti del ministero dell'Agricoltura le richieste condivise da allevatori e macellatori, riassunte in sette punti:

- Stesura di un Piano di settore per la zootecnia bovina da carne da far approvare in Conferenza Stato Regioni;

- Istituire un fondo al Masaf per organizzare una "Ocm carni bovine" e favorire l’aggregazione e lo sviluppo delle Organizzazioni Produttori Carni Bovine;

- Modificare l’Ecoschema 1 e gli aiuti accoppiati introducendo la Sostenibilità Ambientale, Sociale ed Economica, in sede di revisione futura del Psn;

- Sviluppare e sostenere il "Sistema d qualità nazionale zootecnia", dotandolo di risorse finanziarie per la divulgazione del Sqnz e prevedendo nei "Psn delle Regioni", le misure per la certificazione e la promozione;

- Emanare un decreto legge o un disegno di legge per rendere obbligatoria la tracciabilità delle carni nella ristorazione pubblica e privata;

- Sostenere, anche finanziariamente, un progetto per la produzione di ristalli in Italia (filiera 100% Italia) coinvolgendo allevatori di bovini da latte e da carne, con uso del seme sessato per la rimonta interna e seme di tori da carne per la produzione di ristalli da avviare all’ingrasso.

- Sostenere l’Osservatorio Economico della zootecnia bovina da carne Ismea per la determinazione dei costi di produzione a supporto delle "pratiche commerciali sleali".

Le conclusioni del convegno sono state affidate al senatore De Carlo, che ha spaziato sugli argomenti attualmente in discussione a livello europeo e mondiale riguardo la carne artificiale e sulle posizioni del vicepresidente della Commissione Frans Timmermans, impegnato a distruggere la zootecnia, in nome di un falso ambientalismo, sostenuto da multinazionali con interessi opposti a quelli degli allevatori.

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EFA News - European Food Agency
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