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Causa Asiago Dop-Giuseppe Citterio: sberla al consorzio

Dopo 5 anni, sentenza che dà ragione al salumificio: il giudice italiano non è giurisdizionalmente competente

Euro Foods aveva posto in vendita negli Usa un prodotto dichiarato “Asiago Cheese” e privo dei segni identificativi della Dop.

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago valuta l’appello alla sentenza ad esso sfavorevole nella causa che lo ha visto contrapposto a Giuseppe Citterio Salumificio S.p.A., dopo che Euro Foods, la società statunitense del gruppo Citterio, ha posto in vendita negli Usa un prodotto dichiarato “Asiago Cheese” e privo dei segni identificativi della Dop.

Il lungo contenzioso con Giuseppe Citterio Salumificio era iniziato nel 2017, allorquando è stata rilevata la vendita, sul mercato Usa, di confezioni con soppressata e formaggio denominato "Asiago Cheese" che, oltre a non essere Asiago, veniva confezionata senza il bollo Dop.

Da allora, il Consorzio di Tutela ha dapprima tentato inutilmente la strada dell’accordo. A seguire, nel 2018, è iniziata, presso il Tribunale di Milano, la causa che si è conclusa nei giorni scorsi con una sentenza dall’esito negativo per le richieste del consorzio: Giuseppe Citterio Salumificio si è detta estranea alla distribuzione dei prodotti, contraddistinti da marchi costituiti dall’espressione “Citterio”, venduti in USA da Euro Foods e il giudice, senza entrare nel merito della richiesta, ha dichiarato la non giurisdizione in materia.

Cinque anni per un nulla di fatto, e di spese legali, solo per non aver incardinato la causa nella giusta sede. Non a caso il Consorzio batte cassa: “In un’epoca in cui le sfide e le minacce per le Indicazioni Geografiche hanno alzato il livello dello scontro – afferma Fiorenzo Rigoni, presidente del Consorzio Tutela Formaggio Asiago - spiace constatare come la loro tutela internazionale gravi interamente sui bilanci consortili, ovvero sui produttori. A meno che non si voglia compromettere il futuro del nostro comparto, il supporto economico delle istituzioni non è più procrastinabile”.

"Il Consorzio continuerà quindi a svolgere la sua azione di tutela a favore dei consumatori e della Denominazione D’Origine valutando ogni opportuna attività e, in questo caso, i motivi per appellare la decisione del Tribunale, proseguendo nel rafforzare la vigilanza in Italia e all’estero".

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EFA News - European Food Agency
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