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Tea: è il giorno della verità a Bruxelles

Oggi la discussione in Commissione europea. Il Parlamento italiano le ha già approvate

Già approvate dal Parlamento italiano (leggi notizia EFA News), le Tecniche di evoluzione assistita (Tea) puntano ora a sbancare anche a Bruxelles. La proposta di commercializzazione delle varietà botaniche ottenute attraverso queste tecniche è oggetto oggi della discussione in seno alla Commissione Europea.

Un percorso tutt'altro che in discesa quello delle Tea in ambito europeo, che procede dopo che il vicepresidente della Commissione Ue Frans Timmermans aveva provato a subordinarne l'approvazione al taglio dei fitofarmaci (leggi notizia EFA News). A differenza degli Ogm, ai quali sono state spesso erroneamente accostate, le Tea prevedono la modifica del genoma della pianta ma senza l’utilizzo di sequenze di geni provenienti dal Dna di altre specie.

Una possibile approvazione delle Tea a livello europeo dovrebbe anche consentire di riempire un vuoto normativo, in presenza del quale una sentenza della Corte di giustizia europea del 2018 ha sostanzialmente vietato queste tecniche, equiparandole di fatto agli Ogm, messi al bando dalla direttiva del 2001.

Nel nostro Paese l'approvazione delle Tea è sostenuta da quasi tutto il mondo agricolo, a partire da Confagricoltura, tranne che dai produttori bio. Fortissima l'opposizione anche di tutto l'associazionismo ambientalista.

L'Italia è il primo Paese ad aver approvato - tramite un emendamento inserito nel decreto siccità (leggi notizia EFA News) - una legge specifica per l'autorizzazione delle Tea, mentre in Regno Unito, Spagna, Svezia e Belgio è consentita la sperimentazione in campo aperto.

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EFA News - European Food Agency
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