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Bio: crescono le superfici (+7,5%) ma stenta la domanda

Il rapporto Sinab mostra i chiaroscuri del settore: buoni i numeri zootecnici ma calano i volumi acquistati

Le superfici coltivate a biologico hanno infatti raggiunto i 2.349.880 ettari, con un incremento del 7,5% rispetto al 2021, portando l’incidenza della superficie agricola utilizzata (Sau) nazionale al 18,7% (+1,3% sul 2021), che si conferma quindi la più elevata in Ue. Come anticipato da EFA News ieri, si conferma anche l'avvicinamento al target del 25% di superifici fissato dall'Ue. Aumento significativo anche per il numero di operatori biologici che hanno toccato quota 92.799, di cui 82.627 è rappresentato da aziende agricole (+8,9% rispetto al 2021).

Sono alcuni dei dati emersi dalle anticipazioni del rapporto “Bio in cifre 2023” curato dal Sinab, il Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, per il Masaf e presentate al convegno Ismea “Appuntamento con il Bio” (leggi notizia EFA News).

A livello regionale, da segnalare l’esplosione del biologico in Toscana, che con 35,8% è diventata la prima regione come incidenza di superficie agricola utilizzata (Sau) bio, seguita da Calabria, Sicilia, Marche, Basilicata e Lazio, le prime sei regioni ad aver superato l’obiettivo del 25% contenuto nelle strategie europee.

Anche la zootecnia biologica ha evidenziato valori di crescita importanti: +22,5% per gli alveari, 10,5% per i caprini, 9,7% per gli ovini e 8,2% per i bovini. La nota critica continua ad essere rappresentata da una domanda interna che, nel 2022, ha registrato un incremento modesto del +0,5% rispetto l’anno precedente. Da segnalare però un calo dei volumi, considerando che l’aumento generalizzato dei prezzi a causa dell’inflazione ha determinato la riduzione della capacità di spesa delle famiglie.

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EFA News - European Food Agency
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