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Caldo: Calabria vieta lavoro agricolo nelle prime ore pomeridiane

L'ordinanza del presidente Regione riguarda le giornate a maggior rischio fino al 31 agosto

In giorni in cui nei sindacati agricoli si solleva il malumore per le condizioni dei braccianti, tenuti a lavorare col caldo estivo (leggi notizia EFA News), arriva un'ordinanza destinata forse a distendere gli animi. A firmarla è il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto che, in tal modo, "vieta il lavoro agricolo fino al 31 agosto per le giornate ad alta densità di calore".

Per l'esattezza, viene vietato "il lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle 12:30 alle 16, con efficacia immediata e fino al 31 agosto 2023, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito apposito riferita a: 'lavoratori esposti al sole' con 'attività fisica intensa' ore 12, segnali un livello di rischio 'Alto'".

"Il lavoro nel settore agricolo si svolge essenzialmente all'aperto e senza possibilità per i lavoratori di ripararsi dal sole e della calura nei momenti della giornata caratterizzati da un notevole innalzamento delle temperature", viene precisato nell'ordinanza. Inoltre, "l'elevata temperatura dell'aria, l'umidità e la prolungata esposizione al sole rappresentano un pericolo per la salute dei lavoratori esposti per lunghi periodi di tempo alle radiazioni solari, a rischio quindi di stress termico e colpi di calore con esiti anche letali".

Un ordinanza analoga è già stata emessa a fine giugno nella Regione Basilicata, dal governatore Vito Bardi (leggi notizia EFA News).

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EFA News - European Food Agency
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