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Scade oggi l'accordo sul grano Russia-Ucraina: verrà rinnovato?

Il presidente turco Erdogan ha dichiarato che l'intesa verrà estesa ma dal Cremlino non arrivano conferme

Scade oggi, 17 luglio, l'accordo Onu sul grano tra Ucraina, Turchia e Russia riguardante il transito dei cereali sul mar Nero. La situazione è sempre più complicata, in verità. Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, fin dall'inizio tessitore dell'accordo, ha detto venerdì ad alcuni giornalisti di aver parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin, che gli avrebbe assicurato che l’accordo per sbloccare il grano ucraino verrà esteso. Di fatto, dunque, Erdogan ha annunciato che la Russia ha accettato la proroga dell'accordo, senza tuttavia che dal Cremlino sia successivamente arrivata alcuna conferma ufficiale.

L’accordo, che serve a permettere alle navi ucraine di attraversare in sicurezza il Mar Nero e esportare grano e altri cereali nonostante la guerra, era stato firmato inizialmente dal governo ucraino e da quello russo nel luglio dello scorso anno, con la mediazione della Turchia. Doveva scadere il 19 marzo, e per alcune settimane la Russia aveva minacciato di abbandonare i negoziati. Alla fine era stato rinnovato per due volte, con due estensioni di 60 giorni ciascuna: l'ultima è stata quella del 18 maggio (vedi EFA News) che ha dilazionato la scadenza, appunto, a oggi, lunedì 17 luglio.

La Russia, d'altra parte, continua da tempo a minacciare di interrompere l’accordo: pochi giorni fa, il 30 giugno scorso, il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov ha apertamente dichiarato di non vedere "alcuna ragione per estendere l'accordo per la Black Sea Initiative (vedi EFA News). Sempre venerdì scorso il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha detto di non poter confermare che sia stato raggiunto un nuovo accordo. Il governo turco, da parte sua, sta lavorando da giorni per mediare una nuova estensione.

Sulla questione, sempre venerdì 14 luglio, è intervenuto anche l'Onu dichiarando: "Sulla proroga all'accordo sul grano aspettiamo ancora la risposta di Putin". Mosca, dal canto suo, continua a minacciare a più riprese di non procedere al rinnovo se non verranno soddisfatte le richieste relative alle proprie esportazioni di grano e fertilizzanti sulla stessa rotta.

In Italia le importazioni di grano proveniente dall’Ucraina sono aumentate del 430% per un quantitativo pari a oltre 142 milioni di chili, mentre quelle di mais del 71% per un totale di 795 milioni di chili, sulla base di elaborazioni Coldiretti su dati Istat nel primo quadrimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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EFA News - European Food Agency
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