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CLARA MOSCHINI

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Autogrill, tristezza (in Borsa) per favore vai via

Si è conclusa l'opa Dufry: dopo 26 anni a Piazza Affari il titolo non è più quotato

Ci sta parlare di tristezza in un caso come questo. Perché fa specie e suscita interrogativi malinconici non vedere più in Borsa, a Milano, dopo 26 anni di presenza il ticker AGL legato al titolo Autogrill, dal 24 luglio scorso ufficialmente delistato da Piazza Affari. Il titolo ha chiuso l'ultima seduta a 7,225 Euro per azione da 7,07 Euro della seduta precedente. Autogrill era quotata in Borsa Italiana dal 1997. 

Si è conclusa dunque l'opa di Dufry che ha fatto suo l'ultimo 3,61% delle azioni della società appartenente alla galassia Benetton. I quali rimangono ora con una quota di circa il 27%, ma il controllo operativo è ora del colosso svizzero Dufry, quotato alla borsa di Zurigo. "Contestualmente -riporta una scarna nota della società svizzera- è stata disposta da borsa Italiana la revoca delle azioni Autogrill dalla quotazione sul mercato Eruonext Milan".

Autogrill è considerato il primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia, con una leadership riconosciuta in Nord America e in Italia. Presente in 31 Paesi con oltre 57.000 collaboratori, gestisce circa 4.000 punti vendita in circa 1.000 location e opera prevalentemente tramite contratti di concessione e sub-concessione all'interno di aeroporti, autostrade e stazioni ferroviarie, oltre che, con presenze selettive, in città, centri commerciali, poli fieristici e siti culturali. 

Il gruppo gestisce un portafoglio di oltre 300 marchi a carattere sia internazionale che locale e propone alla propria clientela un'offerta molto articolata sia con marchi e concetti di proprietà (come Ciao, Bistrot, Puro Gusto, Motta, Bubbles, Beaudevin, La Tapenade) che in licenza. Questi ultimi includono marchi di rilevanza locale (Tim Hortons, Leon, Class Croute) e marchi internazionalmente riconosciuti (come Starbucks Coffee, Burger King, Brioche Dorée).

La genesi della società, però risale al 1947 quando nacque il primo autogrill: un nuovo luogo di consumo specificatamente destinato agli automobilisti. A concepirlo è stato Mario Pavesi imprenditore italiano, fondatore dell'omonima azienda alimentare. Tra gli anni '60 e 70 la ristorazione autostradale italiana è gestita prevalentemente dalle aziende alimentari Motta, Pavesi, Alemagna: poi arriva Autogrill, inglobandole tutte e creando anche il neologismo "l'autogrill", con la "a" minuscola, a indicare il punto di ristoro in autostrada. 

Si deve agli architetti Angelo Bianchetti, Melchiorre Bega e Carlo Casati la progettazione degli Autogrill a ponte che si incontrano lungo le autostrade italiane, i primi in Europa: il primo lavorava per Pavesi, il secondo per Motta, il terzo coordinava invece il progetto per la Società Autostrade per l'impatto della struttura a ponte dal punto di vista paesaggistico.

Nel 1976, dalla fusione delle attività di ristorazione autostradale di Motta, Alemagna e Pavesi (controllate dalla Sme, finanziaria del gruppo Iri), nasce Autogrill S.p.a., sempre nel sistema delle partecipazioni statali. Per inserirsi nel mercato estero, Autogrill rileva nel 1993 in Francia il 100% di Les 4 Pentes (gruppo Elitair) e in Spagna rileva dalla Cepsa, secondo operatore petrolifero spagnolo, il 50% di Procace, società di ristorazione.

A partire dal 1993 l'Iri inizia le privatizzazioni cedendo le attività industriali della ristorazione, del settore alimentare e della grande distribuzione: l'anno successivo anche l'Autogrill è privatizzata con un azionista di maggioranza, Schema34 srl controllata al 100% da Edizione Holding finanziaria della famiglia Benetton. Nel 1997, dunque, i Benetton quotano Autogrill alla Borsa di Milano continuando l'espansione all'estero con acquisizioni di altre aziende in Francia (Sogerba, 100%), in Belgio e nei Paesi Bassi (AC Restaurant,100%), in Austria (Wienerwald A, 100%) e in Germania (Wienerwald D, 100%).

Nel 1998 acquisisce il 100% di HMS (Host Marriott Services), leader in America nella ristorazione negli aeroporti, sulle autostrade, nelle grandi stazioni e nei centri commerciali, diventando il primo operatore mondiale nel settore della ristorazione per chi viaggia. Si aggiudica così anche la concessione di marchi molto diffusi come Au Bon Pain, Baskin Robbins, Burger King, Dunkin' Donuts, Häagen-Dazs, Kentucky Fried Chicken, Mrs. Fields, Pizza Hut, Sbarro, Starbucks, Taco Bell, Wendy's e molti altri. Sempre nel 1998 gestisce in licenza Burger King in Italia, aprendo il primo ristorante a Milano. Dopo anni di acquiszioni, nel 2010 Autogrill cede le attività "Flight", ovvero la fornitura di prodotti e merci per la ristorazione a bordo degli aerei, a Dnata, leader nei servizi aeroportuali in Medio Oriente.

L'ultimo bilancio, nel 2022, riporta utili per oltre 4,67 miliardi di Euro e un ebitda di 627 milioni con un ebitda margin del 13,3%. 

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