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Mele: si stima un raccolto da 11,4 mln tonnellate

Il dato è in calo (-3%) rispetto all'anno scorso ma in linea con l'ultimo triennio

Lo rivela il rapporto diffuso in occasione di Prognosfruit, realizzato Apot, Wapa e Copa-Cogeca, con il supporto di Assomela.

Migliaia di agricoltori, decine di imprese ma, soprattutto, un’intera comunità coinvolta nella celebrazione di un vero e proprio rito identitario. La raccolta delle mele parte in questi giorni in Trentino, nelle valli del Noce – Val di Non e Val di Sole – e nelle aree limitrofe. L'evento, che si protrarrà fino a metà ottobre, diventa un rito collettivo scandito dai ritmi della natura e delle varietà dei frutti caratterizzate, come noto, da differenti tempi di maturazione.
Dagli alberi alle cassette, dai magazzini agli scaffali e infine alle case, alle dispense, alle tavole. Attorno al "Pianeta Mela" ruotano molte cose diverse: lavoro, ovviamente. Ma anche tradizione, radici culturali profonde. E aspettative per il futuro. Quelle del mercato, innanzitutto, alimentate dalle prime previsioni degli esperti. 

Quest'anno - segnalano le stime diffuse in occasione di Prognosfruit, la consueta conferenza organizzata a luglio dall'Associazione Produttori Ortofrutticoli Trentini (Apot) insieme all'Associazione Mondiale Mele e Pere (Wapa) e all'Associazione delle Cooperative e dei Produttori agricoli Europei (Copa-Cogeca), con il supporto di Assomela - il raccolto totale delle mele in Europa si attesterà sugli 11,4 milioni di tonnellate circa. Un dato inferiore del 3% rispetto allo scorso anno ma esattamente in linea con la produzione media dell’ultimo triennio. Stabili, sempre secondo le previsioni di Prognosfruit, i volumi per l’Italia dove la produzione totale supererà di poco i 2,1 milioni di tonnellate, un valore sostanzialmente identico a quello rilevato nel 2022.

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EFA News - European Food Agency
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