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CLARA MOSCHINI

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A Genova la solidarietà passa anche dalla tavola

Contro un'estate di scontrini gonfiati, un ristoratore genovese organizza il 3 settembre un pranzo solidale per "gli invisibili"

In questa estate di scontrini gonfiati da parte di bar e ristranti, c'è anche chi, in controtendenza, saegna un punto a favore dei proprietari di locali pubblici. è il caso di una pizeria-tratoria di Genova, che ha deciso di organizzare per domenica 3 settembre un pranzo solidale aperto e offerto a tutte quelle persone in difficoltà economica che in questi mesi e in questi anni hanno visto peggiorare la loro vita per una causa o per l’altra. L’evento organizzato presso la trattoria pizzeria Botto, si tiene, tra l'altro, in unquartiere stimbolo di Genova, ossia Struppa, in Val Bisagno, zona da sempre operaia che, più di altre, in questo momento soffre della crisi in atto.

“Ho organizzato un pranzo per persone in difficoltà, dove ci saranno sia senza fissa dimorasia famiglie con bambini in grave difficoltà economica -spiega William Galles, titolare di questo locale singolare, trattoiria pizera ma anche bar e tabacchi, alla maniera di certe attività che si trovano in città come Napoli, per esempio-. Questa mia volontà nasce pur sapendo che non sarà un pranzo offerto a cambiargli la vita, ma come tutti sappiamo molti vivono nell’invisibilità e nell’abbandono, molti sono soli e lo sono in tutti i sensi. Credo che questo possa almeno in minima parte farli sentire delle ‘persone’ e non dei semplici senza tetto“.

L’intento, quindi, è quello di regalare una domenica quasi in famiglia, soprattutto sul finire di quella stagione, l’estate, che per gli ‘invisibili’ è spesso molto dura. “Vorrei potessero pensare e provare che non per tutti sono invisibili -aggiunge Galles-, magari ascoltando le loro storie qualsiasi esse siano, o semplicemente mangiandosi qualcosa in un ambiente che non sia una mensa. Credo sia giusto e bello così, e vivere un po’ senza barriere”.

Non è la prima volta che il ristrante Botto è protagonista di iniziative come questa, tanto da essere ormai doventato, negli anni, un vero e proprio riferimento per tutta la vallata. “Ho fatto sempre eventi di beneficienza: prima donavo l’incasso per intero -prosegue il proprietario-. Ora la mia scelta si è concretizzata nell'offrire un momento diverso a persone che non possono permetterselo. Stare in compagnia e raccontare ognuno le proprie storie”. Il tutto davanti ad una tavola imbandita, con "le gambe sotto il tavolo", e nelle mani di una delle più rinomate cucine della Valbisagno (e non solo).

L’iniziativa non si ferma qui. L’occasione sarà anche quella di raccogliere beni di prima necessità, vestiti e giocattoli per le famiglie e le persone in difficoltà. “Ho già raccolto un po’ di doni, soprattutto tanti giochi -spioega Galles-. Se farà piacere lasciare per loro qualche dono che siano conserve alimentari o abbigliamento, i clienti potranno imbustarlo e lasciarlo nel locale magari anche con una piccola dedica”.

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