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Toscana: la vendemmia quest'anno è "turistica"

Grazie a uno speciale protocollo, l'attività sarà temporaneamente aperta anche ai volontari

La stagione vendemmiale toscana quest'anno è aperta ai turisti. Chiunque può partecipare a ogni fase dello stacco dei grappoli, della pigiatura e della vinificazione. La possibilità è garantita dal protocollo siglato lo scorso 12 luglio dall'Ispettorato nazionale del lavoro e Associazione nazionale Città del Vino nell'ambito delle attività previste dalla normativa per l'enoturismo. L'accordo fornisce le linee guida per la "vendemmia turistica", con cui si intende una raccolta dell'uva non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi delimitati, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio e/o alla visita e degustazione delle cantine locali nell'ambito di un'offerta turistica di tipo integrato.

''Il protocollo - spiega Letizia Cesani, presidente Coldiretti Toscana - pone le basi per un turismo ancora più esperienziale e immersivo. La vendemmia turistica può dare un nuovo impulso alle economie dei territori e alla destagionalizzazione dell'enoturismo che vede la nostra regione ai vertici nazionali. Era importante mettere in trasparenza questa attività evitando antipatici equivoci o malintesi con le autorità preposte ai controlli. Le aziende vitivinicole possono finalmente programmare ed organizzare al meglio anche questa nuova forma di turismo che consente di offrire un'esperienza indimenticabile a turisti ed appassionati di Vino''.

Quest'anno in Toscana, come anche in Sardegna (leggi notizia EFA News) e in altre regioni, si annuncia una vendemmia dalla produzione ridotta (-20%), anche a causa delle complicazioni fitosanitarie, ma di grande qualità, come anticipato da Vigneto Toscana. Si inizia con le uve bianche per spumanti, poi sarà la volta delle varietà Ciliegiolo, Merlot e Vermentino, per proseguire con Sangiovese e concludere con Cabernet sauvignon, a cavallo tra settembre e ottobre.

Secondo l'Osservatorio di Assoenologi, Ismea e Unione Italiana vini, nel 2022, in Toscana, sono stati prodotti 2,3 milioni di ettolitri di vino. In questa regione, il settore vitivinticolo contribuisce per il 21% al valore della produzione agricola, con circa 500 milioni di euro. Le aziende del settore sono 12.700, gli ettari coltivati a vite 60mila, di cui il 32% con metodo biologico. 58 sono le indicazioni geografiche riconosciute, di cui 52 Dop (11 Docg e 41 Doc) e 6 Igt che generano un valore alla produzione di poco meno di 1,2 miliardi di euro. Il vino, infine, contribuisce per il 37% all'export agroalimentare toscano: il suo valore di mercato è stato di 1,2 miliardi di euro nel 2022.

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EFA News - European Food Agency
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