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Psa. Focolaio a Zinasco (Pv): indagati allevatore e veterinario

I due non avrebbero denunciato la presenza di morti sospette tra i loro suini a inizio mese

E' sempre più allarmante la diffusione della peste suina africana in Provincia di Pavia, specie dopo l'episodio registratosi a Zinasco, dove un allevatore è finito nel registro degli indagati assieme al suo veterinario di fiducia. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, i due sono accusati di non aver segnalato alle autorità competenti i primi casi di morti sospette tra i suini dell'allevamento in oggetto, verificatesi già ai primi di agosto.

In attesa dell'accertamento delle reali responsabilità dell'allevatore e del veterinario di Zinasco, si sospetta che possano essere state proprio le loro omissioni ad aver contribuito a diffondere la malattia tra i suini del pavese. Nella stessa Zinasco sono ora due i focolai di Psa accertati.

Va ricordato che il primo vero caso di Psa in questa provincia è stato riscontrato lo scorso weekend a Montebello della Battaglia (leggi notizia EFA News), suscitando forte apprensione (leggi notizia EFA News) nel comparto zootecnico suino dell'intera Lombardia, considerato il più fiorente della Penisola.

Nel frattempo, l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Alessandro Beduschi sta disponendo una serie di misure preventive (leggi notizia EFA News), a partire dalla proroga al bando per le recinzioni anti-cinghiali (leggi notizia EFA News).


 

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