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Electrolux firma l'accordo con i sindacati: evitati gli esuberi

Contratti di solidarietà dal 2 ottobre al 29 giugno 2024 con possibilità di proroga: salvi 210 posti di lavoro

Come abbiamo anticipato ieri, è stato finalmente firmato l’accordo tra Electrolux e sindacati che consente il ricorso ai contratti di solidarietà ma che, soprattutto, salva per il momento i 210 esuberi dichiarati dal gruppo: 100 nello stabilimento di Porcia (Pordenone) e 110 in quello di Forlì (leggi EFA News). L’intesa è stata siglata a Bologna al termine di un lungo incontro in cui sono state definite anche le modalità per utilizzare lo strumento.

Dall'incontro è venuto fuori anche altro ossia, come spiega il coordinatore nazionale Uilm Gianluca Ficco riportato da Nordest Economia, "la necessità di sollecitare al governo la convocazione del tavolo di settore oltre a quello dedicato in via esclusiva ad Electrolux". L'azienda, ricordano i sindacati, in Italia vanta una presenza produttiva con 5 stabilimenti e quasi 5 mila addetti. I sindacati, inoltre, premono per la convocazione di un coordinamento di gruppo finalizzato a monitorare lo stato di avanzamento degli investimenti annunciati, per oltre 200 milioni di Euro nei siti di Susegana, a Treviso (leggi EFA News) e Solaro, a Milano.

L'ammortizzatore sociale a cui si farà ricorso è quello dei contratti di solidarietà: scatteranno il 2 ottobre fino al 29 giugno 2024, con possibilità di proroga. Tra un paio di mesi la prima verifica sull’applicazione dell’accordo. I contratti di solidarietà coinvolgeranno, con il criterio della rotazione, tutti gli addetti alla produzione dei due stabilimenti di Porcia e Forlì: la modalità sarà la stessa della cassa integrazione ordinaria a riduzione d’orario, con produzione programmata sulle 6 ore e le restanti due coperte dalla solidarietà. Questo non esclude la possibilità di fare ricorso alle chiusure collettive, se si renderà necessario. 

Electrolux, inoltre, presenterà domanda alla Regione Friuli Venezia Giulia per l’accesso al contributo destinato alle realtà che fanno ricorso allo strumento (3 Euro l’ora): il beneficio economico, che andrebbe ripartito per l’80% ai lavoratori e il 20% all’impresa, sarà interamente destinato ai lavoratori che vedranno così, in parte, mitigata la riduzione salariale.

"Con la sottoscrizione dei contratti di solidarietà per Forlì e Porcia abbiamo scongiurato i 210 esuberi dichiarati da Electrolux due settimane or sono, ma la situazione del settore degli elettrodomestici è tale da richiedere un confronto anche col Governo per garantire la sostenibilità della produzione in Italia", spiega Ficco. 

"La fase che stiamo attraversando -aggiunge il sindacalista- è cruciale per la industria italiana in generale e per il settore degli elettrodomestici in particolare, come già attestava la clamorosa decisione di Whirlpool di cedere le attività europee e poi quella di Electrolux di proclamare 210 esuberi e di annunciare un pesantissimo calo dei volumi in tutti gli stabilimenti italiani. La produzione di elettrodomestici rischia di diventare non più sostenibile, stretta com’è dal calo della domanda e dall’incremento dei costi". 

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EFA News - European Food Agency
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