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CLARA MOSCHINI

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Electrolux/2. I sindacati chiedono l'intervento del Governo

Necessaria e urgente "l’apertura di un tavolo nazionale" per sostenere il settore

L'accordo appena firmato tra Electrolux e sindacati salva per ora i 210 occupati negli stabilimenti di Porcia (PN) e Forlì (leggi EFA News) ma non mette al riparo la società da ulteriori burrasche, anzi. Il mercato dell'elettrodomestico attraversa una crisi profonda, dicono i sindacati: per questo è necessario l'urgente intervento del Governo. "Come sindacato abbiamo raggiunto anche di recente accordi sofferti non solo per scongiurare gli esuberi ma anche per ottenere nuovi investimenti in Italia, da ultimo quelli di Solaro e di Susegana -sottolinea il coordinatore nazionale Uilm Gianluca Ficco-. Ma oramai la situazione è talmente grave che lo sforzo di impresa e sindacato da solo non basta più: occorre che l’Italia faccia sistema per preservare l’apparato industriale".

L’appello al Governo per un intervento immediato è stato sottoscritto anche da Fim Cisl e Fiom Cgil. "Se è vero che l’intervento del ministro ha evitato il passaggio di mano del Gruppo Electrolux ai cinesi di Midea -sottolinea Roberto Zaami, segretario provinciale Uilm- ora è necessario mettere in campo azioni per sostenere il settore, il gruppo e assicurare prospettive agli stabilimenti italiani e, insieme a essi, all’occupazione". 

"Siamo soddisfatti per l’accordo raggiunto -dichiara Gianni Piccinin, segretario della Fim Cisl - perché a fronte di una cig ordinaria ormai al lumicino, la solidarietà ci consente di congelare le eccedenze in attesa di una ripresa del mercato. Abbiamo anche ottenuto garanzie sulle modalità di gestione dello strumento e sulla richiesta di contributo che Electrolux depositerà in Regione". "L’accordo -aggiunge Piccinin- ci mette al riparo per i prossimi 24 mesi, e consente ai lavoratori, che pure vedranno ridursi il salario, di non dover attendere l’erogazione dell’Inps grazie al fatto che sarà l’azienda ad anticipare l’importo dell’ammortizzatore". 

La preoccupazione, però, si estende di ora in ora e riguarda adesso "anche le aziende dell’indotto, soprattutto quelle di piccola dimensione e artigiane, con una minore disponibilità di ammortizzatori sociali, che soffrono per la pesante contrazione patita da Electrolux", sottolineano i sindacati. "Non c’era alternativa ai contratti di solidarietà -commenta la segretaria della Fiom Cgil Simonetta Chiarotto- di fronte al pesante calo di volumi registrato da Electrolux, una situazione che non immaginiamo possa modificarsi in meglio nell’ultima parte dell’anno. Anche alla luce di ciò l’apertura di un tavolo nazionale è assolutamente necessaria e urgente".

Infine, proseguono i rumors che continuano a ipotizzare che Electrolux sia “sul mercato”. In pole position per acaquisire la multinazionale svedese ci sarebbe, dopo Midea che si è ritirata dalla gara, un'altra cinese, ossia Haier, già presente in Italia con Candy. Al momento si tratta solo di voci anche perché il contesto, prima di tutto con i rapporti Italia-Cina, non lascia ipotizzare un placet del Governo ad un’operazione di questo genere. 

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EFA News - European Food Agency
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