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Zoppas: "Necessarie tecnologie per superare fitofarmaci"

Il presidente di Ice sottolinea i risultati dell'agrifood italiano, sopra la media dell'export nazionale

"I macchinari italiani per la lavorazione della terra rappresentano oggi un punto di riferimento sui mercati internazionali. I numeri lo testimoniano: nel 2022, su un totale di 620 miliardi di esportazioni effettuate dal nostro Paese, l’agritech ha raggiunto quasi gli 8 miliardi (in crescita del 15,5% su 2021)". Così il presidente di Ice Agenzia Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina all’inaugurazione della Fiera Agrilevante di Bari.

"È un risultato importante, per un settore altamente specializzato, la cui crescita è spinta dalla forte richiesta di innovazione, che si è confermato strategico anche nei primi sei mesi del 2023, con un valore export pari a 4.3 miliardi (+12,6% YoY), in lieve vantaggio rispetto alla media dell’export del Made in Italy - ha proseguito Zoppas -. In questo contesto, oggi sempre più paesi – quelli vicini a noi, come quelli nei Balcani e in Nord Africa, così come quelli in Far East, America e Sud America – possiedono un grosso potenziale di crescita ed è per questo che stanno puntando sempre di più sull’agritech italiano, le cui tecnologie sono in grado di portare loro ad un livello di specializzazione più alto".

"In questo scenario, Agrilevante si pone come vetrina d’eccellenza della filiera delle aziende che la compongono - ha detto ancora Zoppas -. Questo è un successo della stretta collaborazione fra Ice e FederUnacoma, nata per rafforzare il grado di internazionalizzazione della manifestazione e favorire l’incontro tra domanda e offerta. Quest’anno, grazie alle nostre attività di incoming di circa 103 buyer e 13 giornalisti internazionali, siamo riusciti ad organizzare 1027 incontri B2B, che si sommano a tutti quelli che verranno realizzati in fiera".

"Questo è un elemento cruciale per i nostri imprenditori e in particolare per le Pmi che desiderano conquistare nuovi mercati all’estero e capire come rispondere alle nuove sfide del settore. Una su tutte, la necessità di ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci, e di conseguenza l'adozione di pratiche agricole più sostenibili. Non possiamo, infine, non ricordare, quando parliamo di agritech, e di tutto il comparto agroalimentare - ha concluso il presidente di Ice - anche della candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco che diventerà un megafono per poter raccontare la nostra filiera”.

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EFA News - European Food Agency
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