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CLARA MOSCHINI

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Lidl contestata dagli animalisti al salone della Csr

Protestano per le condizioni di allevamento dei polli venduti dal discount

Al Salone della Csr a Milano, venerdì 6 ottobre, è andata in scena una contestazione contro Lidl, nell'ambito di una campagna internazionale nei confronti del gruppo discount, iniziata un anno fa: 20 ONG europee per la protezione degli animali chiedono alla catena di supermercati standard più elevati per i polli allevati dai propri fornitori.

Essere Animali, che dal 2011 lavora in Italia per la tutela degli animali allevati a scopo alimentare, ha messo in atto un’azione di disturbo durante l’incontro "Consumo responsabile, un impegno condiviso" durante l’11esima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale di Milano, a cui ha preso parte, tra gli altri, la Responsabile Comunicazione e Csr di Lidl Italia, Alessia Bonifazi

Gli attivisti hanno interrotto pacificamente l’intervento di Bonifazi per chiedere che anche Lidl Italia — come Carrefour, Cortilia e Eataly — sottoscriva l’impegno dello European Chicken Commitment, una serie di requisiti per migliorare le condizioni dei polli da carne negli allevamenti intensivi. 

"Le indagini realizzate in sei Paesi europei in allevamenti di fornitori del marchio leader non lasciano dubbi sulle terribili condizioni di vita dei polli che vengono venduti nei supermercati Lidl. La nostra azione di protesta pacifica di ieri vuole segnalare che l’impegno per un consumo responsabile, tema al centro dell’evento di ieri, non può limitarsi alle sole parole, ma deve tradursi in azioni concrete, a partire dalla sottoscrizione dell’ECC che chiediamo a Lidl da oltre un anno", ha detto Brenda Ferretti, Responsabile Campagne di Essere Animali.

Galleria fotografica Sara Bonifazi, Responsabile comunicazione e CSR Lidl, contestata al salone della CSR da Essere Animali
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EFA News - European Food Agency
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