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Verisem, strada spianata per eventuale acquisizione da parte di BF?

Dopo lo stop a Syngenta, la proprietà americana rilancia l'asta sul gioiello sementiero italiano

"Sul caso Verisem è giusto, opportuno e doveroso che il sistema Italia si attivi per difendere un patrimonio nazionale qual è la ricchezza unica, originale e distintiva dei nostri semi. BF Spa, unico gruppo agroindustriale italiano quotato in Borsa, è componente essenziale del comparto e intende fare la sua parte nei tempi e nei modi opportuni". Così si era espresso Federico Vecchioni, ad della holding di controllo di Bonifiche Ferraresi, nel maggio 2021, quando era in lizza insieme a Cdp per acquisire Verisem, la multinazionale biotech italiana delle sementi e degli ortaggi con attività strategiche per l'Italia. Con 3 stabilimenti nel nostro paese Verisem è l'erede della storica Suba S.r.l., oggi Suba Seeds con sede a Longiano in provincia di Forlì-Cesena, colosso romagnolo della sementi nato nel 1976. 

Verisem, controllata dal 2015 dagli americani di Paine Schwarz Partners, fa quindi gola, essendo una delle più importanti realtà nel campo delle sementi, con un patrimonio di conoscenze che ne fanno un asset di rilevanza strategica, con ha 2.200 produttori e altri 3 stabilimenti all'estero (1 in Francia e 2 negli Stati Uniti). 

Alla fine, nel 2021 l'azienda fu acquisita da Syngenta: ma, anche su sollecitazione di Coldiretti e Filiera Italia, il governo italiano ha bloccato la vendita (vedi articolo di EFA News). All'epoca si trattò del primo caso di applicazione della Golden Power al settore agroalimentare: una decisione presa perchè il gruppo di controllo di Syngenta è il colosso statale ChemChina e il governo cinese potrebbe sfruttare a proprio vantaggio il potenziale produttivo delle imprese italiane. 

La questione non finì li: dopo l'esercizio della golden power da parte del governo Draghi a ottobre 2021, nell'aprile successivo il Tar Lazio ad aprile 2022 aveva bocciato il ricorso di Syngenta e poi, a gennaio 2023 la decisione è stata confermata dal Consiglio di Stato (vedi articolo EFA News).

Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore di ieri, in un pezzo che ha tutta l'aria di essere un ballon d'essai, siamo ora al secondo tentativo da parte degli americani di vendere Verisem, con la sollecitazione di un nuovo giro di offerte organizzato dall'advisor Rabobank. In lizza, secondo i rumors rilanciati dal Sole, ci sarebbero il gruppo Nexitalia, NB Renaissance, e il fondo Ambienta.

Difficile che la Bf di Vecchioni si lasci ora sfuggire la preda. La quale, però, rischia di diventare un boccone molto caro: le valutazioni del gruppo potrebbero arrivare a 200 milioni di euro, contro i 150 milioni di due anni fa, e gli appena 80 milioni investiti da Paine Schwarz.

red - 35205

EFA News - European Food Agency
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