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CLARA MOSCHINI

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Heineken tiene botta tutto l'anno con un terzo trimestre al rialzo

Fatturato da luglio a settembre +2%, ricavi +4,5%: la Borsa premia il titolo

Heineken mantiene le previsioni per l'anno fiscale. E' bastato questo annuncio che le azioni di Heineken sono salite guadagnando in Borsa l'1,3%. Merito, dicevamo, del mantenimento delle previsioni per l'intero anno che hanno di fatto messo in ombra il warning lanciato in base alle difficili condizioni economiche di alcuni mercati che potrebbero pesare sulla domanda dei consumatori per le sue birre nel 2024.

Il produttore olandese ha dichiarato in queste ore di aver guadagnato di più nel terzo trimestre anche se i clienti hanno acquistato meno birra: questo è avvenuto grazie all'aumento dei prezzi e alla scelta di lager più costose. I ricavi del terzo trimestre sono a 9,6 miliardi di Euro in rialzo del 2% sullo stesso periodo del 2022 e del 4,7% da inizio anno (il dato da inizio anno è di 27 miliardi di Euro). 

I ricavi netti salgono oltre quota 8 miliardi di Euro, il 4,5% in più rispetto a un anno prima (e il 5,8%da gennaio scorso): il dato va poco sotto le attese degli analisti che si aspettavano un aumento del 4,8%. I volumi di birra sono scesi del 4,2%, leggermente meno delle previsioni degli analisti. Gli effetti del consolidamento hanno contribuito per 276 milioni di Euro principalmente a causa dell'integrazione di Distell e Namibian Breweries (leggi EFA News).

In base a questi dati Heineken mantiene la sua previsione di crescita dell'utile operativo per l'intero 2023 compresa tra lo zero e una percentuale a una cifra media. 

Detto questo, il direttore finanziario Harold van den Broek ha messo le mani avanti sottolineando che le difficili condizioni economiche di alcuni mercati minacciano la domanda dei consumatori fino al 2024: questo, avverte il manager, potrebbe ostacolare la crescita dei volumi di Heineken nel prossimo esercizio finanziario. "Non voglio parlare di un rallentamento generico del nostro business", ha detto van den Broek, aggiungendo che ci sono mercati specifici da tenere d'occhio: tra questi, la Nigeria e il Vietnam, entrambi mercati chiave per l'azienda, dove le condizioni economiche stavano già trascinando in basso i volumi, ma anche la Malesia e la Cambogia, dove si registravano tendenze preoccupanti. Anche in Polonia Heineken ha registrato un calo delle vendite, mentre in Italia i consumatori continuano ad acquistare le birre Heineken più costose, anche se lo fanno soprattutto in occasione delle promozioni.

La notizia ha rallegrato gli investitori che temevano che Heineken avrebbe dovuto ridurre nuovamente la sua guidance per l'intero anno. "Continuiamo a concentrarci sulle nostre priorità e vediamo un graduale miglioramento delle nostre prestazioni commerciali, anche se un po' più lento rispetto alle nostre ambizioni -spiega il ceo-. Nella metà dei nostri mercati, l'andamento dei volumi sta migliorando. Siamo tornati a crescere in termini di volumi nelle Americhe, con ottime performance in Brasile e Messico". 

"L'Asia-Pacifico è migliorata nonostante le continue difficoltà in Vietnam -sottolinea van den Broek-. L'Africa, il Medio Oriente e l'Europa orientale hanno risentito del calo dei volumi in Nigeria e Sudafrica. In Europa, dopo l'impatto delle condizioni climatiche avverse di luglio e agosto, le tendenze sono migliorate: a settembre e abbiamo guadagnato quote nella maggior parte dei nostri mercati nel settore on-trade, mentre dobbiamo ancora recuperare nel settore off-trade". 

"Le nostre piattaforme eB2B hanno catturato 8 miliardi di Euro di valore lordo della merce alla fine di questo trimestre, il 22% in più rispetto all'anno scorso -aggiunge il manager-. Il nostro programma di produttività rimane pienamente in linea. Mentre l'inflazione dei prezzi si sta riducendo, osserviamo un rallentamento della domanda dei consumatori in vari mercati che devono affrontare condizioni macroeconomiche difficili. In questo contesto, manterremo la nostra strategia, resteremo vigili sui costi e ci concentreremo sul riequilibrio della nostra crescita. Nel complesso, l'intervallo di riferimento per gli utili operativi per il 2023 rimane invariato".

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EFA News - European Food Agency
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