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Electrolux esce allo scoperto: riorganizzazione e 3.000 esuberi

Dopo una trimestrale deludente, la multinazionale svedese decide per interventi globali

Neanche il tempo di esultare per il nuovo ordine di lavatrici che darebbe respiro allo stabilimento Electrolux di Porcia in provincia di Pordenone (leggi EFA News) che ecco arrivare la doccia fredda, direttamente dalla Svezia. Le brutte notizie sono basate sui numeri del terzo trimestre appena approvati, numeri che registrano ricavi a 2,8 miliardi di Euro, in flessione del 7,9% nel terzo trimestre 2023 e del 5% rispetto al terzo trimestre 2022. È pur vero che il risultato operativo torna, finalmente, in positivo a 51,6 milioni di Euro (contro una perdita di 385 milioni dello stesso trimestre del ‘22), corrispondente a un margine dell'1,8%. Eppure questo non basta alla multinazionale che dichiara un taglio dei costi: tradotto, significa che il ceo vara un piano esuberi che, nel mondo, dovrebbe interessare 3.000 dipendenti.

Gli altri numeri dicono che l'utile operativo include anche una voce positiva non ricorrente di 294 milioni di corone svedesi per la cessione dello stabilimento di Nyíregyháza in Ungheria (leggi EFA News). Escludendo ciò, sottolinea il comunicato della società, "il risultato operativo è stato pari a 314 milioni di corone svedesi (26,6 milioni di euro) a fronte di una perdita di 35 milioni lo scorso anno, corrispondente a un margine dello 0,9%". L'utile del periodo è stato di 10,4 milioni di Euro, a fronte dei -605 milioni di corone del 3° trimestre 2022, 

Tutto questo non basta. La crisi dell'elettrodomestico soprattutto in Nord America pesa come una zavorra e le azioni finora messe in campo per affrontare la situazione non sono ritenute sufficienti. Da qui l’annuncio del ceo di Electrolux, Jonas Samuelson, relativo all’avvio di una nuova riorganizzazione a livello mondo finalizzata ad una maggiore riduzione dei costi.

"Abbiamo continuato a portare avanti con successo il programma di riduzione dei costi a livello di Gruppo e di rilancio del Nord America -spiega il presidente e ceo Jonas Samuelson-. Tuttavia, il difficile contesto di mercato, con una domanda trainata principalmente da sostituzioni forzate, il passaggio dei consumatori a prezzi più bassi e un'elevata attività promozionale, ha annullato gran parte dei risparmi sui costi per 2,4 miliardi di corone svedesi".

"Il programma di riduzione dei costi in corso -aggiunge il ceo-, pur essendo in anticipo rispetto ai piani, non è sufficiente a ripristinare i margini, data la continua debolezza della domanda da parte dei consumatori e la pressione competitiva sul mercato, esacerbata in modo significativo dalle forti differenze nell'inflazione dei costi dei fattori produttivi tra Europa/Nord America e alcune parti dell'Asia".

"Pertanto -prosegue Samuelson-, l'obiettivo di riduzione dei costi per il 2024 rispetto al 2022 è aumentato a 10-11 miliardi di corone svedesi, rispetto al precedente obiettivo di oltre 7 miliardi di corone svedesi. Per il 2023 l'obiettivo è di raggiungere riduzioni dei costi di circa 6 miliardi di corone svedesi su base annua, rispetto all'obiettivo precedente di almeno 5 miliardi di corone svedesi".

Detto questo, largo alla riorganizzazione. "Il gruppo -dice Samuelson- si riorganizzerà in tre aree di business regionali e due linee di prodotto globali" che riportano direttamente al ceo, "sfruttando la scala globale del Gruppo con meno livelli e ottenendo una maggiore concentrazione e una riduzione dei costi. Il nuovo assetto organizzativo dovrebbe interessare circa 3.000 posizioni e comportare un onere di ristrutturazione nel quarto trimestre del 2023 pari a 2-2,5 miliardi di corone svedesi, che sarà registrato come voce non ricorrente".

La nuova organizzazione comprende anche un rimpasto nelle nomine; Dan Arler è stato nominato head of Product line taste e Ian Banes è stato nominato head of Product line care. Due le aree di business, una per Europa e Asia-Pacifico, Medio Oriente e Africa, sotto la guida di Anna Ohlsson-Leijon, che sarà anche vicepresidente esecutivo del gruppo. Le altre due aree di business sono Nord America, sotto la guida di Ricardo Cons, e l'America Latina, con Leandro Jasiocha.

Le quattro funzioni globali sono: 

  • Operations, sotto la guida di Carsten Franke;
  • Tecnologia e sostenibilità, guidata da Elena Breda;
  • Finanza, legal e IT, affidata a Therese Friberg
  • Persone e comunicazioni, a Lars Worsøe Petersen.
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EFA News - European Food Agency
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