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Cibo sintetico. Lollobrigida: "Governo mantiene promessa elettorale"

Al via l'iter del ddl a Montecitorio. Il ministro dell'Agricoltura plaude all'"Italia capofila in Europa"

L'iter per il disegno di legge sul divieto di cibo sintetico ha preso il via alla Camera e il suo principale "sponsor governativo" Francesco Lollobrigida non ha mancato di pungolare gli avversari politici. "C'è soddisfazione quando c'è un dibattito parlamentare in cui le forze politiche prendono una posizione", ha detto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, a colloquio con i giornalisti a margine della seduta parlamentare.

"Uno spererebbe che la posizione fosse coerente con quella che hanno assunto in precedenza - ha sottolineato Lollobrigida - e magari qualche forza politica dovrebbe spiegare il cambio di idea rispetto a chi autorevolmente aveva firmato a loro nome petizioni che chiedevano il divieto, forse sperando che non ci fosse un governo poi che realizzasse davvero quello che gli viene indicato".

"Invece la novità è che il governo Meloni fa quello che si impegna a fare, sia durante le campagne elettorali sia in ogni altra occasione - ha proseguito il ministro -. Io credo che sia un buon risultato per tutti che ci sia intanto questo metodo. Vogliamo essere avanguardia in Europa e nel mondo della difesa di un sistema produttivo basato sul rapporto uomo-terra-lavoro, uomo-mare-lavoro: sono gli elementi che per millenni hanno contraddistinto la storia dell'umanità e hanno garantito benessere e anche la prosecuzione del nostro essere umani in senso pieno. Feuerbach diceva che siamo quello che mangiamo, ed è proprio così quindi non ci arrendiamo all'idea di avere un'alimentazione finta, artificiosa, perché ci trasformerebbe in una società che rifuggiamo".

"Noi vietiamo una produzione, non la ricerca: i due fenomeni non sono collegati, anzi noi abbiamo dato incarico al Crea di fare ricerca sul settore", ha detto Lollobrigida durante la discussione in aula. “Non riteniamo che sia sufficiente dare cibo a tutti – ha ribadito – noi vogliamo dare buon cibo a tutti”. “Vogliamo coinvolgere l’Europa e fare da capofila in un processo simile a quanto già accaduto con gli Ogm, quando li abbiamo vietati sul nostro territorio", ha quindi concluso Lollobrigida.

Da parte sua, Maria Cristina Caretta (Fdi), vicepresidente della commissione Agricoltura alla Camera, ha sottolineato che l’avvio dell’iter legislativo sul divieto di cibo sintetico “rappresenta l’atto finale e consequenziale dell’espressione di volontà di oltre tremila comuni, 3 milioni di cittadini e svariati consigli regionali di ogni colore politico”. “La posta in gioco è altissima – ha detto la deputata – la sovranità alimentare della nazione passa attraverso una presa di posizione netta e forte a tutela del nostro modello alimentare, messo repentaglio dagli interessi delle grandi lobbies industriali”.

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EFA News - European Food Agency
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