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Denatalità: servono misure virtuose per un'inversione di tendenza

Plasmon, Chicco ed Edenred Italia illustrano al Senato il progetto "Adamo"

Congedo parentale di otto settimane retribuito al 100% per il secondo genitore, asilo nido aziendale e misure di welfare innovative. Queste sono alcune delle misure già messe in atto dalle aziende e portate all’attenzione delle Istituzioni – in questi giorni impegnate nell’approvazione della Legge di Bilancio – dalla Rete Adamo, il movimento collaborativo che coinvolge imprese, organizzazioni, cittadini e istituzioni che vogliono contribuire ad invertire il trend demografico supportando i genitori e la vita familiare nel luogo di lavoro.

Nel corso della conferenza stampa promossa dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, dal titolo “Denatalità: dall'analisi del contesto alle azioni”, Plasmon, Chicco ed Edenred Italia hanno voluto condividere con il Legislatore e il grande pubblico le iniziative intraprese a livello aziendale in favore della genitorialità. L’obiettivo, quello di rafforzare la collaborazione con i decisori istituzionali e sensibilizzarli perché queste azioni vengano recepite e incentivate per essere estese su larga scala nel pubblico e nel privato.
Le aziende hanno inoltre presentato gli avanzamenti relativi al progetto Adamo, nato nel febbraio 2023 da Plasmon insieme a Fondazione per la Natalità, e a cui hanno presto aderito anche Chicco e Edenred Italia, e che oggi diventa una Rete con il coinvolgimento del partner tecnico Variazioni.

Come emerge dalla ricerca “Figli: una ricchezza onerosa”, commissionata da Plasmon e condotta da Community Research & Analysis, gli italiani vivono il contesto attuale come altamente incerto (54%) e problematico, una situazione che li porta ad avere timore per il futuro (37%). Nonostante lo scenario economico non incoraggiante, dall’indagine emerge come il 34% delle famiglie con un bambino vorrebbe avere altri figli. Tuttavia, le difficoltà di carattere economico (aumento del costo della vita e stipendi bassi), lavorativo (precarizzazione del lavoro e, per le donne, paura di perdere il posto), e organizzativo (carenza di servizi diffusi e accessibili a tutti), rappresentano un serio ostacolo alla realizzazione di questo progetto. È in questo contesto che, facendo leva sulla forza della rete, Adamo incoraggia il mondo imprenditoriale a unire le forze per promuovere le buone pratiche da mettere a disposizione dei dipendenti e alle loro famiglie ed elaborare proposte concrete e attuabili, da mettere a fattor comune con le Istituzioni. Tra gli obiettivi della Rete, una Carta degli Intenti condivisa, e la definizione di standard univoci di misurazione per il supporto alla genitorialità in azienda e per il monitoraggio delle azioni implementate, così da poter rendere ancora più efficaci le iniziative in questa direzione.

La conferenza stampa, introdotta dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio ha ricordato le misure pro-natalità varate dal governo "come gli aumenti di bonus nido e congedo parentale e la decontribuzione per le lavoratrici madri, senza considerare l’incremento degli stipendi netti per le famiglie più in difficoltà". Centinaio ha elogiato le "pratiche virtuose" di progetti come Adamo, "perché le Istituzioni hanno un ruolo importante, ma solo con un gioco di squadra si può vincere questa partita fondamentale che chiamerei, in maniera non retorica, ‘futuro’”.

Da parte loro, i rappresentanti delle aziende aderenti al Progetto Adamo, hanno auspicato che "alcune azioni concrete" per il rilancio della natalità possano "recepite e ulteriormente incentivate non solo attraverso la Legge di Bilancio, ma anche in un percorso di lungo periodo attraverso i diversi strumenti a disposizione". 

"Il sostegno alla genitorialità sul posto di lavoro è un primo, fondamentale passo per portare le best practice aziendali all’interno delle linee guida promosse dalle Istituzioni. Invertire il preoccupante trend di calo delle nascite nel nostro Paese è una sfida epocale che non potrà essere affrontata con successo senza il contributo delle tante altre imprese italiane che possono definirsi ‘responsabili’ verso il tessuto sociale in cui operano", dichiarano Luigi Cimmino Caserta, responsabile Affari istituzionali di Kraft Heinz (Plasmon); Marie-Caroline Baron, responsabile Risorse Umane Kraft Heinz (Plasmon); Corrado Colombo, Commercial Vice President Europe del gruppo Artsana (Chicco); Simona Finazzo, Public Affairs Director di Edenred Italia.

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