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CLARA MOSCHINI

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Forum Coldiretti/4. Piano Mattei: 40mila ettari per sviluppo Africa

E' il progetto promosso assieme a BF, Filiera Italia e Cai per aiutare popoli e fermare migranti

Oltre 40mila ettari coltivati per la rinascita dell’Africa con la creazione di posti di lavoro, la fornitura di beni e servizi, lo sviluppo delle agroenergie da fonte rinnovabile e la trasmissione di conoscenza e tecnologia per la produzione locale e lo sviluppo di nuove reti di vendita con i farmers market. E’ il progetto promosso da Coldiretti con BF, Filiera Italia e Cai (Consorzi Agrari d’Italia) rispetto al Piano Mattei per l’Africa del Governo italiano, presentato in occasione dell’apertura del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato a Villa Miani a Roma in collaborazione con The European House – Ambrosetti.

Il progetto – evidenziano Coldiretti, BF, Filiera Italia e Cai – si inserisce in uno scenario di contatti e scambi a livello internazionale con la collaborazione del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare per accordi per la fornitura di macchinari, tecnologia, sementi e conoscenze ma anche prodotti alimentari di base.

La collaborazione è finalizzata a rafforzare la cooperazione con i paesi in via di sviluppo, dall’Algeria all’Egitto, dall’Angola al Ghana, per promuovere un’agricoltura sostenibile e responsabile in Africa, aumentare la sicurezza alimentare principale causa di instabilità e fornire una alternativa concreta al fenomeno delle migrazioni, evitando il depauperamento sociale, economico e ambientale di quei territori. Nello specifico si prevede la coltivazione su 10mila ettari in Algeria, 15mila in Egitto, 8mila in Angola e 7mila in Ghana.

Il progetto – spiegano Coldiretti, BF, Filiera Italia e Cai – prevede la produzione di colture strategiche per il consumo locale, dal frumento alla soia, dal mais al riso, dalle banane a ortaggi e frutta di vario tipo. Il governo locale dei diversi Paesi si impegna ad acquistare la maggior parte del raccolto (fra il 50 e 80%) a prezzi definiti e la parte restante a prezzi di mercati oppure viene ceduto a privati. Le sementi vengono fornite da Sis (Società italiana sementi). Consorzi Agrari d’Italia (Cai) si occupa di fornire materiali e macchinari, dai fitofarmaci con etichette d’uso in lingua locale ai macchinari in vendita o noleggio, mentre gli agricoltori locali potranno seguire corsi di formazione e specializzazione erogati da BF.

In alcuni paesi coinvolti dal progetto di Coldiretti, BF, Filiera Italia e Cai ci sono già rapporti aperti con l’Italia come l’Egitto, che è uno dei principali fornitori di fertilizzanti azotati dell’Italia, o il Ghana dove, con la compartecipazione di Eni, è in corso un progetto pilota per la realizzazione di un centro di formazione per lo sviluppo agricolo promuovendo la creazione di un tessuto imprenditoriale legato alle attività agricole e ai farmers market come risorsa in più da offrire alle popolazioni di quei Paesi.

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EFA News - European Food Agency
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