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Electrolux, il piano esuberi in Italia colpirà gli impiegati

Lo dicono i sindacati dopo un incontro con la direzione: nuovo appuntamento a gennaio

Si aprono nuovi scenari all'interno della situazione di Electrolux in Italia. Secondo una nota dei sindacati Fiom, Fim e Uilm, i nuovi esuberi derivanti dal piano globale di Electrolux "il piano annunciato, che prevede circa 3.000 esuberi a livello globale, avrà una ricaduta anche sull’Italia non ancora quantificabile. In ogni caso i nuovi esuberi derivanti dal piano globale si concentreranno per l'Italia sul personale indiretto di produzione, quindi prevalentemente sugli impiegati, giacché autonomi piani di riorganizzazione sulle fabbriche erano già stati lanciati negli stabilimenti nel corso del 2023 per fronteggiare i cali di produzione".

"Di conseguenza -aggiunge la nota- i nuovi esuberi fra gli indiretti si sommeranno a quelli residui dei piani precedenti, quantificati da Electrolux in 240 lavoratori".

Sempre secondo i sindacati, "Electrolux ha anche dichiarato la volontà di non ricorrere a licenziamenti forzosi, ma di concordare col sindacato strumenti non traumatici di gestione delle eccedenze". Nell’incontro di ieri fra Electrolux e il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm, prosegue la nota, "la direzione aziendale ha illustrato la situazione del mercato europeo che conferma ancora un calo che si protrae dal 2022. Nonostante il gradimento rilevato dai consumatori e ai buoni risultati sul tema dell'impatto ambientale dei siti e dei prodotti, non si intravede ad ora una ripresa significativa prima della fine del 2024". 

"Il budget per il prossimo anno -dicono i sindacati- è solo un poco in incremento di volumi rispetto alla prevedibile chiusura del 2023. Vengono comunque confermati gli investimenti importanti soprattutto sui due stabilimenti sui quali si sono fatti importanti accordi per i processi e nuovi prodotti (Solaro e Susegana) e che già nel 2023 hanno visto importanti lavori e implementazioni come previsto in origine".

Come sindacato, prosegue la nota, "abbiamo apprezzato questa disponibilità di principio, ma abbiamo denunciato la cattiva gestione degli accordi negli stabilimenti, a causa di un atteggiamento aziendale unilaterale e sordo alle difficoltà dei lavoratori. Di conseguenza abbiamo chiesto di definire a livello nazionale meccanismi di confronto locali ricorrenti e trasparenti, nonché di adeguare i loro comportamenti pratici alle enunciazioni teoriche".

"È in programma per gennaio 2024 -scrive ancora il sindacato- un ulteriore incontro nel quale Electrolux dovrà dare i numeri delle ricadute nel nostro Paese, delle eccedenze dichiarate a livello mondiale che sono state quantificate in 3000 lavoratori e lavoratrici".

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EFA News - European Food Agency
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