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Mangimi: calo produttivo nell'Ue (-2%); Italia in controtendenza (+2,4%)

Aviaria e peste suina africana tra i fattori principali della crisi, secondo l'analisi della Fefac

Si prevede che la produzione industriale di mangimi dell'Unione Europea subirà un’ulteriore riduzione nel 2023, stimata a quasi 2,4 milioni di tonnellate. Per l'esattezza si stima una produzione di 144,3 milioni di tonnellate, riflettendo una diminuzione del 2% rispetto al 2022, secondo le previsioni dei dati forniti dai membri della European Feed Manufacturers' Federation (Fefac).

Il mercato dei mangimi nell’Ue nel 2023 riflette le continue pressioni politiche e di gestione delle crisi di mercato e una crescente domanda di mangimi sostenibili per affrontare le dinamiche di mercato e le considerazioni normative. Queste tendenze sono una risposta agli impatti negativi dei cambiamenti climatici e delle malattie animali sull’approvvigionamento di materie prime, come siccità e inondazioni, e sulla capacità di produzione animale, tra cui l’influenza aviaria e la peste suina africana (Psa). Anche le politiche nazionali che vanno dagli obiettivi di riduzione dei gas serra alle normative sulle emissioni di nitrati hanno contribuito a questi cambiamenti.

Infine, i cambiamenti nei metodi di produzione, così come la riduzione o lo spostamento della domanda dovuta al cambiamento delle preferenze dei consumatori (l’impatto dell’inflazione dei prezzi alimentari), stanno influenzando la produzione di mangimi composti in modo differenziale tra gli Stati membri. Mentre paesi come Germania, Irlanda, Danimarca e Ungheria hanno assistito a un calo di circa il 5% nella produzione di mangimi, altri Paesi come Austria (+0,3%), Bulgaria (+6,5), Italia (+2,4%) e Romania (+1,2%) hanno registrato un aumento più o meno consistente. I restanti Stati membri hanno ridotto marginalmente la produzione di mangimi o l'hanno mantenuta a un livello simile a quello dell'anno precedente.

Analogamente al 2022, il settore dei mangimi per suini è stato colpito in modo particolarmente grave nel 2023, registrando un ulteriore calo di quasi 2,5 milioni di tonnellate. La produzione di mangimi composti per pollame nel 2023 ha mostrato una tendenza più positiva, con un aumento della produzione di 0,9 milioni di tonnellate rispetto al 2022 poiché alcuni paesi si stavano riprendendo dagli impatti dell’influenza aviaria nel 2022. La produzione di mangimi per bovini nel 2023 ha registrato un calo di 0,8 milioni di tonnellate rispetto al 2022.

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EFA News - European Food Agency
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