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Tecniche genomiche/2. Filiera Italia: "Occasione mancata"

Scordamaglia: "Auspichiamo sia comunque solo rimandata”

Niente accordo in Consiglio Ue sul regolamento sulle piante ottenute con le nuove tecniche di modifica del genoma, le cosiddette Tea- Tecniche di Evoluzione Assistita (anche NTG-Nuove Tecniche Genomiche). "Siamo molto vicini a un accordo, ma ancora non c'è la maggioranza", ha detto il presidente spagnolo di turno del Consiglio dei ministri dell'Agricoltura Luis Planas, invitando le delegazioni e la Commissione europea a "fare uno sforzo" per chiudere quanto prima il dossier superando le divisioni sui punti controversi. "Noi - ha dichiarato Planas - continueremo a lavorare affinché la presidenza belga che comincia a gennaio possa adottare delle conclusioni".

La proposta della Commissione propone di dividere le piante geneticamente modificate in due categorie, la prima (Categoria 1) equiparata alle piante convenzionali sulla base dei criteri stabiliti nell'allegato 1 della proposta, la seconda (Categoria 2) sarebbe sottoposta a una valutazione del rischio più soft rispetto alla normativa attualmente in vigore sugli Ogm.

“Un’occasione mancata che auspichiamo sia comunque solo rimandata” così Luigi Scordamaglia amministratore delegato di Filiera Italia. “Senza la nuova genetica che le Tecniche di Evoluzione Assistita rappresentano, le future sfide di sostenibilità non potranno essere affrontate da un’Europa che prima richiede impegni verso la transizione verde - riduzione fitofarmaci, sfide climatiche - e poi si priva di strumenti fondamentali per proseguire nel percorso” afferma Scordamaglia. 

“E così gli Stati membri si presentano divisi rispetto a tali strumenti che non hanno nulla a che vedere con i vecchi Ogm transgenici in quanto a differenza di questi, che uniscono materiale genetico proveniente da specie diverse, le TEA sono intraspecifiche e di difficile brevettabilità” conclude l’Amministratore Delegato.

red - 36595

EFA News - European Food Agency
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