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Ippica. Governo vuole riorganizzare gestione e sistema scommesse

Per Lollobrigida il settore non va più visto come un "peso" ma come una "risorsa"

L’ippica è stata "abbandonata a sé stessa" e "considerata un peso e non una risorsa". E' tempo, però, di "invertire questo tipo di percezione". A sostenerlo è il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida nel corso del suo intervento alla Consulta dell’ippica al Masaf.

"Per noi l'ippica è una risorsa, non è un peso - ha ribadito il ministro -. È legata all'allevamento del mondo del cavallo, che è la missione che il ministero dell'Agricoltura per sua definizione si è attribuita, ma è anche un introito potenzialmente rilevante per uno Stato. In altri Stati risulta essere un vantaggio - ha aggiunto - specie all'interno della stessa Unione europea nella quale i dati francesi o quelli UK ma anche della Germania, vedono un dato particolarmente positivo e che invece in Italia è un dato negativo". Se è vero, da un lato, che "la percezione dell'ippica in Italia è sbagliata", dall'altro è necessario riportarla ad "essere quella che è stata per tanti anni e quindi su questo lavoriamo”.

"La percezione pubblica sull’ippica spesso è legata a fenomeni di non trasparenza, in Italia, nelle altre nazioni non è così, ad esempio Francia. La cronicizzazione di alcune criticità sembra essere una costante per alcuni, si rileva il disinteresse ad avere un piano condiviso, spesso vi è stata una visione corporativa che per me è anche legittima, ma bisogna favorire inversione di tendenza. Per quanto mi riguarda - ha proseguito Lollobrigida - il fenomeno della sovvenzione degli ippodromi non basata su progettualità condivisa, non è la strada giusta da seguire. Bisogna capire chi lavora meglio premiandolo rispetto a chi non si pone obiettivi. Abbiamo avuto resistenze che non ci spaventano, voglio rischiare anche le proteste".

Per l'ippica, in Italia, si spende una grande quantità di denaro pubblico: per la precisione "100 milioni l'anno ovvero 1 miliardo ogni dieci anni, ma ci stanno una serie di cose su cui bisogna cercare di fare ordine ed efficientare e faremo tutto il nostro sforzo per arrivarci". Una strada da percorrere potrà essere "quella di immaginare una riorganizzazione del sistema delle scommesse e della gestione dell'ippica. I dati economici del settore francese dicono 700 milioni vanno allo Stato e due miliardi e trecento milioni restano all'ippica. Io non dico dobbiamo arrivare a quello, ma ci possiamo avvicinare a qualcosa di simile che permetta all'ippica di avere quei risultati in termini di immagine e di avere anche un ritorno per i cittadini, oppure anche un pareggio. L'importante - ha sottolineato il ministro - è avere le risorse sufficienti".

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EFA News - European Food Agency
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