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Milk sounding/2. Confcooperative: "Bene ddl Carloni"

Giuste le sanzioni per chi abusa il termine "latte" e simili per prodotti vegetali

"Accogliamo positivamente la Proposta di Legge sul cosiddetto Milk sounding, recentemente presentata alla Camera dei Deputati, primo firmatario l'onorevole Mirco Carloni, accogliendo le sollecitazioni espresse dalla cooperazione lattiero-casearia”. Lo ha detto il presidente di Confcooperative Fedagripesca, Carlo Piccinini, commentando la presentazione della proposta di Legge n. 1.619 d’iniziativa dei deputati Carloni, Davide Bergamini e Attilio Pierro che prevede, all’Art.1, che "chiunque prepara, produce, confeziona, detiene, vende (…) o pubblicizza prodotti alimentari utilizzando denominazioni che usurpano, imitano o evocano la denominazione di latte (…) è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria (…) e al sequestro della merce" (leggi EFA News).

Da più di dieci anni, sottolinea Confcooperative, non è possibile in alcun modo usare la parola “latte” associata alle bevande vegetali. Eppure, sostiene Confcooperative, "questo assetto normativo a tutela delle denominazioni lattiere non è stato sufficiente in questi anni per contrastare l’uso e l’abuso di termini quali latte, formaggi, yogurt o burro per prodotti che non derivano esclusivamente dal latte", spiega Piccinini che auspica una stretta decisa sul problema proprio tramite il nuovo disegno di legge. 

“Il fatto che denominazioni come 'latte', 'crema di latte', 'burro', 'formaggio' siano riservate esclusivamente a prodotti di origine animale -aggiunge il presidente- è un principio che è stato ulteriormente ribadito nel 2017 anche dalla Corte di giustizia europea. Tuttavia, ad oggi, manca un regime sanzionatorio a livello nazionale che consenta alle autorità competenti di applicare e interpretare correttamente la normativa comunitaria, sgombrando il mercato da evocazioni e ambiguità che creano confusione tra i consumatori". 

"Auspichiamo, pertanto, -conclude Piccinini- che l’iniziativa legislativa che mira proprio a istituire uno specifico regime sanzionatorio per l’impiego abusivo della parola latte e prodotti derivati, dando attuazione all’impianto normativo comunitario, possa proseguire l’iter legislativo con la massima celerità tutelando ulteriormente un comparto strategico del made in Italy con un fatturato che supera 18 miliardi di Euro”.

A fine gennaio dovrebbe avviarsi presso la Commissione agricoltura della Camera l'esame della proposta di legge Carloni. "I prodotti lattiero caseari sono alimenti preziosi -sottolinea il deputato- il loro consumo è raccomandato dalle linee guida nutrizionali nazionali e internazionali, sono parte integrante della sana e corretta alimentazione. è sempre più frequente riscontrare nelle etichette, nella presentazione e nella pubblicità di prodotti alimentari un irregolare ricorso all'impiego di denominazioni lattiere o a richiami alle stesse per descrivere, definire e pubblicizzare prodotti ottenuti a partire da ingredienti di origine vegetale oppure nei quali gli ingredienti lattieri sono sottituiti in tutto o in parte da ingredienti di origine differente. Tale comportamento è ingannevole per il consumatore crea confusione tra prodotti appartenenti a categorie alimentari distinte e altera il mercato, a danno di tutta la filiera nazionale".

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EFA News - European Food Agency
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