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Peste suina: primo caso in Provincia di Parma

Centinaio: "A rischio uno dei distretti agroalimentari più importanti del Paese"

La peste suina africana torna a colpire e, per la prima volta, si segnala un caso in provincia di Parma. Nella giornata di lunedì, durante una battuta di caccia nel Comune di Tornolo, è stata rivenuta una carcassa di cinghiale selvatico segnalata all'Ausl di Parma e risultata poi positiva alla Psa, durante il controllo da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Il caso segnalato a Tornolo, segue, di un paio di mesi, quello rilevato a novembre 2023 in provincia di Piacenza. In Provincia di Parma, erano già in vigore misure straordinarie di sorveglianza, prevenzione e controllo della Psa.

“Il ritrovamento di una carcassa di cinghiale infetto dalla Psa nel territorio compreso tra i comuni di Tornolo e Bedonia, in provincia di Parma, è l’ulteriore conferma del fatto che contro questa epidemia non si è ancora fatto abbastanza", è stato il commento del vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega. 

"Servono azioni di contenimento più incisive nelle aree colpite, a cominciare da quella pavese, e in quelle a rischio, anche con l’obiettivo di riequilibrare la presenza di cinghiali sul territorio, come fatto efficacemente in altri Paesi", prosegue Centinaio. "È quello che chiedo ormai da anni, senza ottenere risposte adeguate. Ora la Peste suina africana è arrivata a sfiorare uno dei distretti agroalimentari più importanti del Paese, mettendo a rischio l’intera filiera della carne fresca e lavorata, cioè buona parte dell’economia del territorio. Il Commissario straordinario", conclude il vicepresidente del Senato, "deve agire rapidamente, d’intesa con il governo e con le Regioni coinvolte”.

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