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Intervista EFA News. Electrolux fa partire i licenziamenti per 174 impiegati

Fumata nera nella riunione a Bologna tra azienda e sindacati. Ficco (Uilm): nessun accordo per il momento

Le ultime dal mondo Electrolux non sono per niente confortanti, su nessuno dei fronti aperti. I conti della multinazionale chiudono un 2023 in profondo rosso e le notizie in arrivo dai sindacati non lasciano trasparire nulla di buono per quanto concerne le trattative sugli esuberi, in tutto 373, fra 174 impiegati e il resto operai. Sul tavolo c'è un'ipotesi di accordo che prevede l'uscita volontaria di 76 dipendenti a Porcia (PN) con un bonus incentivante di circa 71 mila Euro: soluzione che non convince le organizzazioni sindacali che in ogni caso, vorrebbero l'inserimento degli ammortizzatori sociali.

Ieri 5 febbraio a Bologna si è svolta un'atra riunione tra sindacati e azienda da cui è scaturita l'ennesima fumata nera. "Non abbiamo ancora trovato l'accordo, per cui l'azienda ha annunciato che aprirà la procedura di mobilità almeno la parte degli impiegati", spiega ad EFA News, Gianluca Ficco, coordinatore nazionale Uilm. L'azienda ha aggiunto che "resta disponibile a proseguire la trattativa per cercare un accordo che scongiuri il rischio dei licenziamenti: di fatto, l'apertura della procedura fa partire una fase di 75 giorni di consultazione sindacale, prima in sede prettamente sindacale e, dopo, in sede istituzionale. Questo significa che, dal momento in cui aprirà, se davvero aprirà, la procedura, non scatteranno automaticamente i licenziamenti: ci sarebbe, cioè, l'avvio di un confronto fra le parti con la clessidra che, però, scorre sempre più veloce".

"Noi sindacati - aggiunge Ficco- abbiamo già condiviso con Electrolux in linea di principio la possibilità che questi esuberi vengano gestiti col principio della 'non opposizione', cioè della volontarietà. Ma ci sono altri punti di dissenso: di merito, come l'importo degli incentivi e la possibilità dj usare anche per gli impiegati il contratto di solidarietà qualora le uscite volontarie non fossero sufficienti. E poi c'è un motivo di dissenso di fondo, inerente le prospettive dell'azienda. Il problema non è tanto trovare una soluzione operativa per affrontare nell'immediato il problema esuberi, quanto piuttosto chiarire quali sono le prospettive industriali del gruppo in Italia. Meglio ancora: cercare di comprendere quali sono i problemi di sostenibilità del settore in Italia, e non solo di Electrolux. Questo ci ha spinto a chiedere al Governo l'apertura di un tavolo settore, confermata dall'esecutivo che ha convocato le parti il 22 febbraio" (leggi EFA News).

Anche il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga si è impegnato a cercare tutte le soluzioni possibili (e fattibili) per un rilancio dello stabilimento di Porcia che possa essere, però, duraturo nel tempo e di prospettiva: in questo senso, una delle proposte è stata quella di cercare di incrementare la strada della ricerca a sviluppo in modo da agganciare nuova tecnologia alle lavatrici prodotte nel pordenonese. 

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EFA News - European Food Agency
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