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Dolce Passione, il cocomero a buccia nera "spacca" a Berlino

Il Consorzio ha presentato il progetto che punta a 18/20.000 tonnellate da immettere sul mercato nazionale ed estero

Dopo l’esordio nel 2023, il Consorzio “Dolce Passione” ha presentato il cocomero Dolce Passione ai buyer internazionali riuniti a Berlino, Fruit Logistica, la fiera della supply chain agroalimentare che si conclude oggi. La presentazione, avvenuta nella Sala Eventi Italy, è stata organizzata dal presidente del Consorzio Roberto Castello (Ortofrutta Castello), da Carmine Alfano (Alma Seges), Stefano Rossi (Lorenzini Naturamica) e Matteo Mazzoni (Gruppo Cico-Mazzoni), coordinati da Luciano Trentini direttore del Consorzio. 

Il progetto è frutto della ricerca tutta italiana, nato da un lavoro di squadra che ha coinvolto quattro imprese del settore: Lamboseeds, azienda sementiera italiana (Sant’Agata Bolognese, Bologna), specializzata nella ricerca avanzata e nell’innovazione di nuove cultivar di specie orticole di qualità, che ha lavorato alla ricerca insieme alle imprese del mondo della produzione e del commercio, ossia Alma Seges (Eboli, Salerno), Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova). Tutte insieme nel 2023 hanno dato vita al Consorzio “Dolce Passione". A queste, nel 2024, si è aggiunto un nuovo importante player dell’ortofrutta italiana, il Gruppo Cico-Mazzoni. 

La peculiarità del cocomero “Dolce Passione” è data dalla genetica di nuova generazione rappresentata dalla cultivar Giotto, una delle novità più importanti di questa specie degli ultimi tempi selezionate in Italia. Presenta una buccia molto fine e sottile, di colore nero brillante e uniforme: la sua polpa compatta e croccante è di un colore rosso vivace con un gusto dal caratteristico sapore zuccherino. È ricca di fibre grazie anche alla assenza del seme e il suo Brix è sempre elevato. Per le sue caratteristiche produttive, trattandosi di una cultivar molto fertile, si colloca nel segmento dei cocomeri midi con un peso medio di circa 4-5 kg. Si tratta quindi di un cocomero molto maneggevole e facile da trasportare da parte dei consumatori.

“Accogliamo con grande entusiasmo l’arrivo di Cico-Mazzoni a testimonianza di un progetto che cresce -spiega il presidente del Consorzio, Roberto Castello-. L’allargamento della base sociale ci consentirà di gestire al meglio i maggiori volumi che saranno prodotti e commercializzati nella prossima campagna 2024, oltre che sul mercato interno anche su quello estero dell’Europa, in particolare Germania e Francia”. 

“Come Gruppo siamo felici di poter dare il nostro contributo alla crescita di questo ambizioso progetto -aggiunge Matteo Mazzoni, direttore commerciale Gruppo Cico-Mazzoni-. Ci hanno convinti, da un lato, la presenza di player importanti e specializzati nel settore ortofrutticolo, settore nel quale ora più che mai è necessario fare aggregazione; dall'altro la consapevolezza di gestire una varietà esclusiva di grande qualità organolettica. Siamo pronti quindi ad ampliare la nostra offerta di angurie con la referenza Premium Dolce Passione”. 

Dolce Passione fa il suo esordio sul mercato nel 2022, primo anno di test agronomici e commerciali su ampia scala, quando era stato coltivato su una superficie di circa 60 ettari in grado di fornire una produzione commercializzabile di circa 3.000 tonnellate: nel 2023 le superfici coltivate, sul territorio nazionale, sono praticamente triplicate portandosi a 180 ettari circa per una produzione commercializzata di 9.000 tonnellate circa. 

I programmi di coltivazione che gli operatori aderenti al Consorzio Dolce Passione prevedono per la campagna di commercializzazione del 2024 un ulteriore aumento delle superfici coltivate che si prevede possano raggiungere o anche superare 320 ettari per circa 18/20.000 tonnellate di cocomeri da immettere sul mercato nazionale ed estero. Naturalmente, sottolineano dal Consorzio, "resta sempre, per queste produzioni tipicamente estive, l’alea del cambiamento climatico che potrebbe incidere in maniera importante sulla produzione e sui consumi". 

Per ottenere questi risultati allungando anche il periodo di commercializzazione del cocomero, gli operatori ricorreranno oltre che alle coltivazioni in serra, anche a quelle in pieno campo protette da piccoli tunnel e/o di solo pieno campo. Le aree di coltivazione sono scelte fra le migliori per la coltivazione di questa cucurbitacea, in particolare sarà la Sicilia che si farà carico delle produzioni più precoci, seguita dalle produzioni della regione Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Toscana, Emilia-Romagna Veneto e Lombardia. Tra gli sbocchi commerciali prevalenti c’è quello della grande distribuzione italiana e estera, il canale maggiormente praticato dagli operatori che partecipano al Consorzio. 


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