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CLARA MOSCHINI

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Ente Risi: prezzi in calo (-30%) per tre varietà su base annua

Una copertura del 17% conferma tendenza deflattiva ma anche aumento superfici coltivate

Sul mercato nazionale, Ente Risi riporta, soprattutto per le varietà japonica (Lungo A, Medio e Tondo), scambi piuttosto limitati tra agricoltori e industria. In un contesto di offerta superiore rispetto al record negativo della scorsa campagna, i prezzi per diverse referenze stanno così registrando trend ribassisti. Per citare alcuni esempi, da inizio anno -9% il carnaroli, -6% l’arborio e -7% l’originario. In tutti questi casi la deflazione rispetto ai prezzi record di inizio 2023 risulta di oltre il 30%.

Restano invece invariati, vicini a massimi storici, i prezzi del Lungo B. Il mercato è infatti caratterizzato da un ritmo di scambi più sostenuto rispetto alle referenze japonica, da un leggero calo produttivo e dalle tensioni di prezzo sui risi internazionali (complici anche i blocchi su Suez e gli aumenti dei costi di trasporto). Il primo sondaggio di Ente Risi sulle aree seminate per il 2024 prevede, dopo tre anni di contrazione, un aumento delle superfici del 2,7.

L’aumento sarebbe guidato da un maggiore investimento nelle varietà Lungo A + Medio (+11%) e Tondo (+6%), che andrebbe a compensare il calo previsto sul Lungo B (-18%). Tuttavia, il sondaggio di Ente Risi copre solamente il 17% del totale delle aree 2023, verrà quindi pubblicato a marzo un aggiornamento con una copertura maggiore.

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EFA News - European Food Agency
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