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Export: boom distretti Mezzogiorno (+6,9%) nei primi 9 mesi 2023

Tra i dati di Intesa Sanpaolo spicca la performance della Sicilia sud-orientale (+37,8%)

Tra le filiere distrettuali del Mezzogiorno meglio performanti spicca l’agro-alimentare: +297 milioni di euro, a prezzi correnti, che corrispondono a un aumento del 6,9% nei primi nove mesi del 2023 (vs. +4,5% media dei distretti agro-alimentari italiani). A riferirlo è il rapporto di Intesa Sanpaolo sui distretti industriali del Sud Italia.

Nel Mezzogiorno si contano 15 distretti appartenenti a questo macrosettore, di cui 11 hanno chiuso il periodo gennaio-settembre 2023 con livelli di export superiori allo stesso periodo del 2022. Le eccezioni sono rappresentate da: Ortofrutta barese (-12,1%, -58 milioni di euro) a causa del forte calo delle vendite in Algeria e Tunisia, non compensato dall’aumento dell’export in Germania (primo mercato con una quota del 35%); Vini e liquori della Sicilia occidentale (-5,9%) per la riduzione delle esportazioni verso Canada, Regno Unito, Germania e Svizzera; Ortofrutta di Catania (-2,5%) a causa del dimezzamento dei flussi verso il Belgio. Si colloca in sostanziale stabilità rispetto ai primi nove mesi 2022 l’Alimentare di Avellino(-0,1%).

Spicca per performance positiva, invece, l’agricoltura della Sicilia sud-orientale (+37,8%, pari a +30 milioni di euro) grazie all’aumento delle vendite verso tutti i principali mercati di sbocco, in primis la Germania (primo mercato, con una quota che sfiora il 30%). Seguono l’ortofrutta e conserve del foggiano (+32,3%, +41 milioni di euro), il lattiero-caseario sardo (+19%, +19 milioni di euro) e Caffè e confetterie del napoletano (+14,6%, +23 milioni di euro). Crescita a doppia cifra anche per le esportazioni delle Conserve di Nocera (+13,5%, pari a 131 milioni di euro, la crescita maggiore in valore), Olio e pasta del barese (+11,9%, +32 milioni di euro) e Mozzarella di bufala campana (+10%, +41 milioni di euro). In aumento anche l’export di Pasta di Fara (+4,8%, +8 milioni di euro), Alimentare napoletano (+4%, +25 milioni di euro), agricoltura della Piana del Sele (+3,8%, +9 milioni di euro) e Vini del Montepulciano d’Abruzzo (+3,1%, +5 milioni di euro).

Il dato siciliano sud-orientale ha ricevuto il plauso del presidente della Regione autonoma Renato Schifani, secondo il quale il monitoraggio di Intesa Sanpaolo conferma "che avevamo visto bene. La realizzazione dell’area cargo e la trasformazione dell’aeroporto di Comiso in una realtà operativa a servizio dell’utenza iblea", commenta in una nota il governatore siciliano, "fondamentale per la veicolazione dei prodotti agroalimentari siciliani in tutte le parti del mondo, rappresentano una scelta non più rinviabile".

"Le potenzialità di crescita per quell’area", conclude Schifani, "sono sotto gli occhi di tutti e per coglierle bisogna investire in infrastrutture. Se la performance è già positiva, figuriamoci quando ci sarà un’area cargo in grado di garantire i collegamenti con i mercati internazionali. È una sfida che i nostri produttori possono vincere, soddisfacendo la grande richiesta di qualità dei prodotti made in Sicily".

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EFA News - European Food Agency
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