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Puglia: Xylella torna a far danni, stavolta sui mandorli

Sei alberi trovati infetti della variante St1. Regione ordina abbattimenti e nuovi monitoraggi

In Puglia si torna a parlare di Xylella. Un ceppo del batterio, che ha ucciso 20 milioni di ulivi in quindici anni, è stato rinvenuto a Treggiano, nella campagna barese. A farne le spese, stavolta, sono i mandorli. La scoperta è stata fatta a seguito dei monitoraggi dell'assessorato all'Agricoltura della Regione Puglia che hanno interessato 100 punti di campionamento, al termine dei quali sono stati intercettati 12 insetti vettori.

Il Dipartimento regionale dell'Agricoltura ha annunciato la firma di un'ordinanza di abbattimento degli alberi infetti e l'effettuazione di ulteriori monitoraggi nelle piante presenti nell'arco di 800 metri. "Non dobbiamo creare allarmismi", dichiara l'assessore regionale all'Agricoltura Donato Pentassuglia, "ma nemmeno abbassare la guardia, anzi. Non sappiamo ancora se la variante è più o meno aggressiva, se è virulenta, lo stabiliranno gli accertamenti. Ma quello che dobbiamo fare è usare massima cautela perché potenzialmente il vettore può colpire anche le piante di vite".

La nuova variante, denominata St1 o anche "Xylella fastidiosa fastidiosa", non attacca gli ulivi (come la più nota "Xylella pauca") ma i mandorli (in Puglia sono stati trovati infatti sei alberi), i ciliegi e la vite. Il batterio è già noto, avendo seminato danni in California (30mila ettari di vite distrutta), in Portogallo, a Maiorca e in Israele.

"Il caso di infezione da 'Xylella fastidiosa fastidiosa', il nuovo ceppo del batterio killer rinvenuto in agro di Triggiano, mette nuovamente sotto accusa il sistema di controllo dell'Unione europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari, causando danni da miliardi di euro in Puglia con 21 milioni di ulivi secchi e l'intero settore olivicolo in ginocchio in Salento". E' quanto si legge in una nota di Coldiretti Puglia, che annuncia una manifestazione a Bruxelles il 26 febbraio contro "una politica europea troppo permissiva".

"Contro il nuovo ceppo di Xylella che attacca i vigneti non va messa la testa sotto la sabbia", afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia, "sostenendo il monitoraggio capillare, la divulgazione, l'informazione e stanziando indennizzi ad hoc per le aziende agricole che risulteranno colpite dalla malattia".

"L'Unione Europea", prosegue Cavallo, "dovrà farsi carico del disastro che da oltre 10 anni si è compiuto in Puglia, anche per colpa dei mancati controlli del materiale vegetale importato in Italia, ma anche per il sostegno comunitario che è totalmente mancato in Salento, dove vanno espiantati tutti gli alberi secchi e rigenerato il territorio, dopo un danno ambientale, economico e paesaggistico di miliardi euro". Secondo Coldiretti, "la diffusione della Xylella fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, mentre in Italia, se l'espansione della zona infetta non venisse arrestata, l'impatto economico potrà crescere fino a 5,2 miliardi di euro".

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EFA News - European Food Agency
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