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Meat sounding. Lollobrigida: "Tavolo di confronto per chiarire definizioni"

Sulla carne artificiale, il ministro auspica un'armonizzazione UE con il modello francese

La legge 1 dicembre 2023 n° 172, che vieta la produzione, la commercializzazione e l’importazione di alimenti coltivati in laboratorio è "apprezzata in Europa nei suoi principi tanto che 14 nazioni hanno sottoscritto un documento – primi firmatari Austria, Francia e Italia – nel quale si identifica la carne coltivata come potenziale pericolo per la salute, per l’agricoltura e gli allevamenti in grado di portare allo spopolamento delle aree rurali e al loro degrado, con grande aumento del rischio idrogeologico, nonché un pericolo sociale perché in grado di aumentare le disuguaglianze tra cittadini”. Lo ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, durante il question time odierno alla Camera, rispondendo proprio a un'interrogazione su carne coltivata e meat sounding.

Fatta questa premessa, il ministro ha illustrato lo spirito che anima il divieto di ricorrere a terminologie ingannevoli come, ad esempio, "bistecca di ceci" per i prodotti vegani proteici. "Non è del tutto logico, a mio avviso", ha commentato Lollobrigida, "che chi vuole consumare o vendere prodotti vegetali per motivi etici, salutistici o per gusto, abbia piacere a definirli con richiami lessicali a prodotti di provenienza animale".

"Nella fase successiva all’approvazione della legge l’associazione Union Food ci ha segnalato che alcuni dei suoi iscritti sarebbero stati potenzialmente danneggiati da un decreto attuativo ed è per questo motivo che abbiamo inteso aprire un tavolo di confronto per comprendere come, pur continuando a ritenere prioritario l’interesse dei cittadini consumatori alla trasparenza e alla corretta informazione, si possa mirare a una tutela che non pregiudichi le imprese”, ha puntualizzato il ministro.

“Il pronunciamento della Corte di Giustizia europea nei confronti di una analoga disposizione di legge adottata in Francia entro pochi mesi ci permetterà di capire se davvero esistono a livello europeo delle criticità oggettive”, ha proseguito Lollobrigida, ricordando il recente inserimento nella Gazzetta Ufficiale francese di detta legge (leggi notizia EFA News). "I nostri uffici legislativi stanno verificando la compatibilità del modello francese con il nostro sistema, per riprendere eventualmente la strada già seguita in un ordinamento sostanzialmente simile al nostro. Anche questo", ha concluso il titolare Masaf, sarà oggetto di riflessione per comprendere come nel complesso quadro normativo europeo si possa raggiungere l’obiettivo che la norma approvata da questo Parlamento si è posta”.

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EFA News - European Food Agency
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