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Il travel retail riprende quota ma i duty free devono offrire di più

Il ritorno dei flussi turistici in Europa spingono il business che toccherà 117 mld nel 2030 (se i negozi si rinnovano)

Continuano a crescere i numeri del travel retail, lo shopping in viaggio. Il ritorno dei flussi turistici, soprattutto quelli cinesi, ha spinto il canale a 73,4 miliardi di dollari nel 2023. Il capodanno cinese, da solo, nella sua golden week nelle prime settimane di febbraio ha fatto registrare un incremento della spesa dei turisti cinesi in Europa del 37% rispetto al 2023, con picchi in alcuni Paesi tra cui l’Italia, in cui il segmento ha chiuso in rialzo del 49%, secondo il report di Ant International. Addirittura, il ritorno dei flussi turistici in Europa sta spingendo anche il canale travel che, secondo le stime di Atri-Associazione travel retail italiana, dopo aver toccato quota 73,4miliardi di dollari nel 2023 (+24,4%), nel 2030 dovrebbe arrivare a 117 miliardi.

Il merito di questa ascesa è soprattutto delle vendite di lusso che continueranno a trainare il comparto, secondo gli esperti, anche nei prossimi anni a ritmo più forte di quanto abbia fatto tra il 2009 e il 2019 quando, secondo la Tax free world association, le vendite sono salite del 9% all’anno. Carole Madjo, head of European Luxury Goods Research per Barclays, individua il driver della crescita del settore lusso nei “cinesi e in particolare quelli che viaggiano. Penso che in conseguenza di ciò le vendite negli aeroporti andranno molto meglio, i cinesi viaggeranno sempre di più verso l’Europa, ma continueranno anche ad andare nei paesi vicini come il Giappone, per via del cambio vantaggioso”.

Europa e Asia Pacifico rimangono i mercati principali in cui si concentrano le vendite del travel retail. Lo conferma un'altra ricerca, questa volta di Kearney, effettuata a luglio 2023 su dati Tfwa: dopo l’inevitabile battuta d’arresto della pandemia, il canale ha ripreso a crescere nel 2022, quando il totale dei ricavi del canale si attestava al 74% rispetto al 2019, sempre grazie ai due mercati chiave: l’Asia Pacifico è passato da una quota di mercato del 46,4%nel 2019 a un 33,4% nel 2022 e l’Europa è al 16,7% contro il 21% del 2019. "L’Asia Pacifico tornerà a pieno regime nel 2025 -spiega Marina Catino, partner di Kearney - ma sicuramente i cittadini cinesi che sono tornati a viaggiare dopo il covid rappresentano uno stimolo importante alla ripresa del mercato”.

Paradossalmente, per il business si sta rivelando un boomerang la presenza dei duty free: tanti ma poco forniti per le esigenze dei nuovi viaggiatori. Non a caso si fa avanti l bisogno di rinnovare i duty free in termini di offerta e servizi, anche digitali. Lo sottolinea Luigi Battuello, direttore commerciale di Sea. "Per l’aeroporto di Malpensa -spiega- abbiamo un sito, Milano Malpensa Boutique, che permette di prenotare prodotti prima di arrivare in aeroporto. Sta avendo successo soprattutto tra la clientela cinese e infatti a breve apriremo su Wechat. A Malpensa avremo nuovi brand a partire dal 2025 e abbiamo lasciato ad alcune aziende del lusso la libertà di decorare le facciate degli store oppure di ingrandire gli spazi. Nei due aeroporti nel 2023 abbiamo registrato una crescita dei passeggeri del 22% sul 2022. Il fatturato complessivo dei negozi, esclusa la ristorazione, è salito del 43% e la spesa per passeggero sia in abito ristorazione sia shop è cresciuta del 15%”.

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EFA News - European Food Agency
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