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Pesca, Palamiti: Masaf limita ami da 200 a 50 ami

Per tutelare le risorse ittiche, la misura è apprezzata da Coldiretti e Alleanza Cooperative

C’è soddisfazione da parte di Coldiretti Impresa Pesca per la decisione del ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, di limitare gli ami dei palamiti dei dilettanti da 200 a 50. “E’ evidente che questa decisone – sottolinea Coldiretti Impresa Pesca – vada nelle direzione di contrastare tutti coloro che utilizzano in maniera illegale questo attrezzo andando a danneggiare la pesca professionale”.

Il palamito è un attrezzo tecnico “destinato a chi ne fa un utilizzo professionale”, sottolinea Coldiretti Impresa Pesca, aggiungendo di come troppo spesso “si sia assistito a pescatori che si definivano ricreativi gettando in acqua 200 ami, pur essendo in realtà pescatori professionali”. Una decisione quella del ministro, dunque, che va nella direzione di “contribuire a migliorare la tutela del mare e delle sue risorse ittiche e aiutare gli operatori professionali della pesca in un momento di particolare difficoltà del settore", conclude Coldiretti Impresa Pesca - anche con l’obiettivo di aumentare sempre più quei controlli finalizzati a migliorare il lavoro di tutto il comparto”.

Per l’Alleanza Cooperative Italiane Pesca e Acquacoltura (Agci Agrital, Fedagripesca-Confcooperative, Legacoop Agroalimentare), quella del Masaf è "una scelta coraggiosa che, dopo anni di tentennamenti e frequenti ripensamenti politici, potrà contribuire a mettere un freno al malcostume dell’utilizzo di un attrezzo da pesca tipicamente professionale, che nulla ha di sportivo e che potrebbe tranquillamente essere vietato a questo tipo di pescatori, quale è il palamito, adoperato anche da quei sedicenti pescatori sportivi che vogliono solo fare carniere eludendo i limiti di legge, danneggiando i lavoratori del comparto ittico e depauperando le risorse del Mediterraneo”.

“Pieno sostegno a tutti quei provvedimenti che, come in questo caso, contribuiscono a migliorare la tutela del mare e a salvaguardare quanti operano onestamente nella pesca", concludono i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Italiane, "mettendo in pratica quanto da anni l’Unione europea con la sua Politica comunitaria della pesca richiede agli stati membri: maggiori controlli e più attenzione a chi agisce illegalmente abusando del titolo di pescatore senza averne diritto. Siamo certi che le finalità del provvedimento del Masaf saranno condivise anche dai rappresentanti del mondo della pesca sportiva e ricreativa che, come noi, hanno a cuore il futuro del nostro Mediterraneo”.

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EFA News - European Food Agency
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