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Siccità, Regione Sicilia chiede interventi straordinari al governo

Il governatore Schifani e il Commissario straordinario Santoro a colloqui col ministro Lollobrigida

L'allarme siccità in Sicilia si fa sempre più pressante. Lo fa presente il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani cha ha incontrato, insieme al vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida per fare il punto della situazione. 

"L’emergenza siccità che sta interessando la Sicilia ci vede impegnati quotidianamente a tutela degli agricoltori dell’Isola, in primo luogo, ma anche di tutte le categorie danneggiate e dei cittadini in generale -spiega Schifani-. Numerosi i provvedimenti che il mio governo ha già messo in atto, come l’istituzione di un’unità di crisi dedicata che è già al lavoro. E altri ne seguiranno, poiché il nostro obiettivo è quello di affrontare l’emergenza con determinazione e incisività. A questo scopo è fondamentale il confronto continuo e la collaborazione con il governo nazionale". 

"Ho chiesto -riferisce l’assessore all’Agricoltura della Regione- la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per la siccità. La situazione senza precedenti che vive la nostra Regione necessita di interventi straordinari per la salvaguardia del sistema agricolo siciliano". Ieri, mercoledì 13 marzo, lo ricordiamo, la Regione ha approvato lo stato di crisi e di emergenza nel settore idrico potabile fino al 31 dicembre per le province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo e Trapani. Contestualmente, ha nominato il segretario generale dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia, Leonardo Santoro, Commissario delegato con l'incarico di individuare e attuare tutte le misure necessarie per superare la fase più critica. 

Il provvedimento, previsto dalla legge regionale numero 13 del 2020, si inserisce nel contesto delle condizioni di siccità persistente che ha ridotto la disponibilità di acqua negli invasi siciliani. Il 2023, infatti, è stato il quarto anno consecutivo con precipitazioni al di sotto della media storica di lungo periodo e anche i primi mesi di quest'anno, caratterizzati da temperature più alte e scarsità di piogge, hanno confermato finora questa tendenza. Non a caso, lo scorso febbraio il governo regionale aveva dichiarato lo stato di crisi idrica sia per il settore irriguo sia per la zootecnia. 

Il neo commissario dovrà, tra le altre cose, portare avanti una serie di iniziative urgenti. In particolare:

  • azioni finalizzate al risparmio idrico potabile, quali, la riduzione dei prelievi e l'elaborazione di programmi di riduzione dei consumi, con riferimento alla promozione dell'efficienza di usi esterni, alla verifica degli usi con attuazione di strategie di risparmio, all'attuazione di pratiche tecnologiche e programmi di ammodernamento atti a ridurre i consumi delle apparecchiature delle utenze e alle campagne di sensibilizzazione al risparmio idrico; 
  • azioni finalizzate all'aumento delle risorse disponibili, quali, il coordinamento con il Commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica (legge 68/2023): tra queste la ricognizione e la pianificazione degli interventi urgenti per il reperimento di risorse alternative; l'individuazione di soluzioni per il reperimento di nuove risorse idriche a uso potabile; la ricognizione e le azioni per l'utilizzo di pozzi e sorgenti, nonché l'utilizzo dei volumi morti negli invasi e l'interconnessione invasi;
  • azioni in deroga a norme regionali finalizzate all'aumento delle risorse idriche potabili disponibili, quali la ricognizione delle attuali limitazioni all'approvvigionamento e la proposta di ordinanze in deroga a norme regionali.
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