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CLARA MOSCHINI

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McDonald's taglia il nastro dei 700 locali in Italia

Sostenibilità a 360° per l'azienda sempre più "nazionale"

McDonald's, a distanza di 38 anni dalla prima apertura, ha tagliato il nastro dei 700 ristoranti in Italia, celebrandosi come un'azienda sembre più "italiana" - in quanto a fornitori e come promotrice di molti prodotti di eccellenza dop e igp - in un'evento romano che ha visto l'esordio della nuova responsabile del gruppo in Italia.

“L’apertura del settecentesimo ristorante è un po’ la scusa per celebrare tutto il lavoro fatto in Italia in questi trentotto anni", ha esordito Giorgia Favaro, da pochi mesi amministratrice delegata dell’azienda e prima donna in Italia a ricoprire questo ruolo in Mc Donald’s. "Questa azienda è cresciuta tantissimo grazie ai 150 imprenditori che lavorano su tutto il territorio nazionale e che, grazie al loro impegno di tutti i giorni riescono a creare un impatto positivo sulle comunità nelle quali sono presenti”. 

"7 volte cento", sette aree di impegno concreto in cui Mc Donald’s si impegna al 100%, da qui il nome dato alla celebrazione: supporto alle filiere in difficoltà, sostegno alla fondazione Ronald Mc Donald, lotta alla povertà alimentare, contrasto alla violenza di genere, inclusione lavorativa delle persone fragili, opportunità di carriera per i giovani e le donne e impegno verso l’ambiente e la sostenibilità. 

L’85% dei fornitori sono aziende italiane che forniscono all'azienda 140mila tonnellate di prodotti provenienti da tutto il territorio, di cui 6700 tonnellate di materie prime DOP e IGP, 20 prodotti che dal 2008 hanno trovato espressione in 45 diverse preparazioni. 

Con l'ultima novità: Mc Donald’s ha deciso di stringere una collaborazione con il Consorzio della pera dell’Emilia Romagna IGP. “Un’importante iniziativa che non è solo segnale di attenzione verso la nostra regione dalla quale Mc Donald’s attinge tanto in termini di fornitori e prodotto a marchio di provenienza che utilizza nei propri ristoranti" ha dichiarato Alessio Mammi, assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca dell’Emilia Romagna. La Pera dell’Emilia Romagna IGP entrerà presto nei menu, in un piatto e formulazione ancora segreta. 

Plauso anche dal titolare del Masaf. “È espressione e modo per attuare una sinergia che possa valorizzare i prodotti italiani, sia attraverso la distribuzione classica ma anche con un’educazione alimentare che può nascere anche con una rieducazione alimentare ad antichi sapori che vengono, per mille ragioni, riscoperti in luoghi altri", ha detto Francesco Lollobrigida, ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. "Un ragazzo difficilmente mangia Montasio o altre produzioni di eccellenza che sono state inserite nei menu di Mc Donald’s”.

Ma l'impegno per la sostenibilità va oltre il cibo. Dieci anni fa, nel 2014, Mc Donald’s è stata la prima azienda di ristorazione italiana a collaborare con l’Agenzia CasaClima per realizzare ristoranti a basso impatto ambientale in termini di materiali, utilizzo di risorse e fondi energetiche. In più, l’azienda ha voluto impegnarsi verso l’ambiente e in direzione di economia circolare e sostenibile: il packaging di Mc Donald’s è per più del 90% in carta, ed è riciclabile o riciclato e proviene da fonti sostenibile e certificate. Un risultato importante che è stato possibile grazie al supporto di Comieco e Altroconsumo, al quale si aggiunge l’impegno verso l’ambiente, il più prossimo, con campagne di informazione ed educazione sulla raccolta differenziata e giornate di lotta alla dispersione incontrollata dei rifiuti, in collaborazione con FISE Assoambiente e Utilitalia. 

Altro capitolo importante è la sostenibilità sociale. Da venticinque anni in Italia la Fondazione Ronald Mc Donald supporta le famiglie di bambini malati, e lo fa attraverso nove programmi di accoglienza, cinque Case Ronald sul territorio e quattro family room con le quali ha aiutato oltre 50mila bambini, e le loro famiglie, con più di 300mila pernottamenti. “Settecento, sette volte cento, sono i chilometri che una famiglia di Bari percorre per essere curata al Meyer - ha inteso specifiare, come esempio, la direttrice generale Fondazione Ronald McDonald, Maria Chiara Roti - 7000 gli euro che la famiglia potrebbe spendere per la migrazione sanitaria. Le nostre case non sono solo un alloggio, ma un luoghi e comunità dove accogliamo”.

Last, but not the least, l'impegno per il lavoro e la parità. Oltre alla guida del primo amministratore delegato donna, su 35.000 dipendenti in Italia il 62% sono donne e il 55% ha meno di 29 anni, inoltre il 92% è assunto con una forma contrattuale stabile. Non si esita a dire che la parità di genere è ampiamente superata e l’attenzione alla tutela e sicurezza delle donne è evidente anche nella campagna informativa “Non sei sola. Lasciati aiutare” in collaborazione con Differenza Donna che ha portato, dapprima in tre città e da questo mese, adesivi con il numero 1522 nei bagni di tutti i ristoranti Mc Donald’s. “Chi subisce violenze e trova il numero 1522 capisce che ha una speranza di mettersi in salvo - ha raccontato Elisa Ercoli, Presidente Differenza Donna - Abbiamo avuto diverse situazioni in cui delle donne hanno chiamato dopo aver letto il numero in un Mc Donald’s. È un incontro felice che permette di facilitare l’accesso e la conoscenza a tantissime donne, anche a un pubblico di giovanissimi perché la violenza riguarda anche loro”.

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EFA News - European Food Agency
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