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Danone e Russia, la guerra continua

Putin nomina il ministro dell'Agricoltura della Cecenia a capo della filiale della multinazionale francese

È passato meno di un mese da quando, il 26 febbraio scorso, Danone ha annunciato di vendere le attività in Russia (vedi articolo EFA News) e adesso il presidente Vladimir Putin prende la palla al balzo e decide di rimuovere le attività russe della multinazionale francese dall'amministrazione statale temporanea. Una mossa che, di fatto, ferma il sequestro delle attività russe della società transalpina. Non solo: il Cremlino ha nominato il ministro dell'Agricoltura della Cecenia, Yakub Zakriev, alla direzione della filiale russa di Danone.

A febbraio, lo ricordiamo, l'azienda produttrice di Activia si è dichiarato pronta a vendere le sue attività nel Paese al produttore russo di formaggio e burro Vamar Tatarstan per 17,7 miliardi di rubli 176,5 milioni di Euro: il proprietario dell'azienda casearia, Mintimer Mingazov, aveva accettato di pagare 10 miliardi di rubli (oltre 100 milioni di Euro) per il suo capitale e 7,7 miliardi di rubli (oltre 77,1 milioni di Euro) per rimborsare i debiti. Le attività russe di Danone sono state sequestrate dal Cremlino lo scorso luglio e le quote dell'azienda sono state affidate alla "gestione temporanea" di Rosimushchestvo, l'agenzia governativa nazionale per le proprietà immobiliari



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EFA News - European Food Agency
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